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Che fine hanno fatto i fondi H2O illiquidi?

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Data di pubblicazione 26 novembre 2021
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Ne avevamo parlato l’ultima volta in Altroconsumo Finanza 1387. Ora c’è chi ci chiede se ci sono novità. Le notizie non sono buone.

Giugno 2019: un articolo del Financial Times genera dubbi sulla correttezza del comportamento del gestore dei fondi H2O accusato di aver messo troppi titoli illiquidi (e pertanto difficili da vendere) in alcuni dei suoi fondi, per di più legati a un imprenditore con un passato finanziario che aveva suscitato più di una polemica (vedi più avanti nel testo). Il gestore reagisce e difende il suo operato (vedi AF 1325). Un anno dopo la vicenda non accenna a quietarsi e il gestore è costretto dalle autorità di vigilanza a sospendere per un po’ l’operatività di alcuni fondi (AF 1380) ossia H2O Adagio, H2O Moderato, H2O Vivace, H2O Multiequities, H2O MultiBonds, H2O MultiStrategies e H2O Allegro. Successivamente il gestore sdoppia ognuno dei fondi H2O coinvolti nella vicenda in due parti. Una con dentro i normali titoli liquidi (che torna in quel momento alla normale operatività, quindi si può comprare e vendere) e un’altra con dentro i titoli illiquidi (i cosiddetti fondi side pocket) che sarebbe dovuti venire liquidati nel giro di alcuni mesi (entro giugno 2021) in modo da restituire poi i soldi agli investitori. A fine maggio 2021 il gestore ha emesso una nota stampa in cui affermava di aver lavorato diversi mesi su questi titoli illiquidi e di essere arrivato alla conclusione di dover procedere a una ristrutturazione di questi titoli. Attività che, essendo soggetta a negoziazioni, sarebbe stata condotta in maniera confidenziale. Da allora non è trapelato molto, salvo alcune notizie pubblicate dal giornale finanziario francese Les Échos che hanno messo in dubbio il fatto che le cose stiano andando bene (per esempio il 1° settembre titolava Affare H2O: KPMG non ha potuto certificare i conti di alcuni fondi, il 26 ottobre era la volta di Ancora nessun disgelo in vista per i fondi H2O). 

 

Se hai da sempre seguito i nostri consigli non dovresti avere in mano prodotti targati H20. Nel caso tu sia rimasto coinvolto in questi prodotti faccelo sapere scrivendoci dal form di contatto che trovi qui


I titoli illiquidi coinvolti nel caso H2O sono legati a una società chiamata Tennor Group che, a quanto si legge sulla stampa, sarebbe stata dichiarata insolvente dal tribunale di Amsterdam lo scorso 2 novembre.

 

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