Scegli bene il tuo intermediario finanziario
Nella maggior parte dei casi, stai semplicemente scambiando titoli con altri investitori. Ma attenzione: ogni operazione passa sempre attraverso un intermediario finanziario – come una banca o un broker – e questo comporta dei costi.
E non è detto che la “grande distribuzione” abbia prezzi più bassi del piccolo negozietto: le grandi banche potrebbero anche rivelarsi più care rispetto a operatori più piccoli o digitali. Anche se sei cliente di una banca da anni, ricorda che non sempre la fedeltà paga: confronta le commissioni fatte pagare anche da altri intermediari e valuta se rimanere con la tua banca o “divorziare”. E se proprio non vuoi cambiare, evita il più possibile di fare gli ordini in filiale. Usa il web banking: può costare dal decisamente meno.
Non è un dettaglio da poco: se fai trading spesso, le commissioni alte possono rosicchiare seriamente i tuoi rendimenti.
Come si compra (o si vende) un’azione?
Una volta deciso che vuoi acquistare o vendere un’azione, dovrai inserire un ordine tramite il tuo intermediario finanziario. Questo ordine verrà incrociato con quello di un altro investitore disposto a venderti (o comprarti) le azioni.
Ci sono tre tipi di ordini semplici che è utile conoscere:
1. Ordine al meglio (detto anche “ordine a qualsiasi prezzo”)
È il tipo di ordine più semplice. Ti permette di comprare o vendere un certo numero di azioni senza specificare un prezzo. L’operazione verrà eseguita subito, al prezzo di mercato in quel momento.
Il lato negativo? Non hai alcun controllo sul prezzo di esecuzione. Potresti finire per comprare a un prezzo alto o vendere a uno basso – soprattutto se il titolo è poco scambiato, cioè poco liquido.
2. Ordine con limite di prezzo
Questo tipo di ordine è molto usato dagli investitori perché ti permette di impostare un prezzo massimo per comprare o un prezzo minimo per vendere.
È una buona protezione se l’azione è volatile, anche se non garantisce che l’operazione venga eseguita. Se vuoi avere maggiore controllo sul prezzo, ma vuoi anche che l’ordine venga eseguito rapidamente, scegli un limite vicino al prezzo attuale.
Esempio pratico
Il prezzo di un’azione è 13 €. Vuoi comprarla, ma non oltre i 14 €? Inserisci un ordine con limite a 14 €: verrà eseguito solo a un prezzo pari o inferiore a 14 €.
Oppure, inserisci un ordine a 12,50 €: in quel caso, l’acquisto avverrà solo quando (e se) il prezzo scenderà a 12,50 € o meno.
3. Ordine “stop loss”
Questo ordine serve soprattutto a proteggere il tuo portafoglio. Funziona così: imposti un livello di prezzo al di sotto di quello attuale. Se l’azione scende fino a quel valore, si attiva un ordine di vendita automatico, come fosse un ordine al meglio.
È un buon modo per tutelarsi da eventuali crolli improvvisi del mercato.
Esempio pratico
Hai comprato un’azione a 15 €. Ora vale 20 €, ma vuoi proteggerti da un calo. Imposti uno stop loss a 18 €. Se il prezzo scende a 18 €, parte subito la vendita. Ma attenzione: non è detto che tu riesca a vendere esattamente a 18 €. L’esecuzione sarà al miglior prezzo disponibile in quel momento.
Takeaway
Per comprare azioni serve sempre un intermediario, e questo comporta delle spese. Esistono tre tipi principali di ordini:
- l’ordine al meglio, semplice ma senza controllo sul prezzo,
- l’ordine con limite, che ti dà più controllo,
- l’ordine stop loss, utile per limitare le perdite.
Capirli bene ti aiuta a gestire meglio rischio e prezzo.