Lezione 6 : L’indice mondiale - quanto è davvero ampia la tua diversificazione?

L’indice mondiale - quanto è davvero ampia la tua diversificazione?
L’indice mondiale - quanto è davvero ampia la tua diversificazione?
Per gli investitori alla ricerca di un modo semplice per possedere un paniere diversificato di azioni, niente è meglio dell'acquisto di un ETF globale. Un fondo quotato in borsa di questo tipo replica semplicemente un indice composto da oltre mille azioni, appartenenti a società provenienti da tutto il mondo.
L’indice MSCI World è uno degli indici azionari globali più noti e viene spesso utilizzato come riferimento per il mercato azionario mondiale. Ma quanto è davvero “mondiale” questo indice?
A prima vista sembra una diversificazione ampia, ma se analizziamo i numeri più da vicino, scopriamo che la dominanza di alcuni paesi e settori è molto marcata.
I 23 paesi rappresentati in questo indice sono: Australia, Belgio, Canada, Danimarca, Germania, Finlandia, Francia, Hong Kong, Irlanda, Israele, Italia, Giappone, Paesi Bassi, Nuova Zelanda, Norvegia, Austria, Portogallo, Singapore, Spagna, Regno Unito, Stati Uniti, Svezia e Svizzera.
Un indice mondiale… o un indice statunitense?
Anche se l’MSCI World include aziende di 23 paesi, la distribuzione è tutt’altro che equa. Gli Stati Uniti rappresentano una porzione enorme:
Di fatto, l’MSCI World è un indice statunitense con un pizzico di diversificazione internazionale.
A livello settoriale, circa un quarto dell’indice è composto da titoli tecnologici, seguiti da quelli dei servizi finanziari, della sanità, dell’industria e dei beni di consumo. L’MSCI World ruota quindi soprattutto intorno a un solo paese (gli USA) e a pochi settori dominanti, con la tecnologia come leader assoluto.
MSCI ACWI (All Country World Index)
I paesi aggiuntivi (come Cina, India e Brasile) offrono una maggiore esposizione ai mercati in crescita, ma il loro impatto resta relativamente limitato.
MSCI ACWI IMI (Investable Market Index)
Offre una diversificazione ancora più ampia a livello di singole azioni, ma la distribuzione per paese e settore resta in gran parte invariata.
Anche con questi indici più ampi, la dominanza americana è un dato di fatto.
I 24 paesi in via di sviluppo inclusi in questi indici sono: Brasile, Cile, Cina, Colombia, Egitto, Filippine, Grecia, Ungheria, India, Indonesia, Kuwait, Malesia, Messico, Perù, Polonia, Qatar, Arabia Saudita, Taiwan, Thailandia, Repubblica Ceca, Turchia, Emirati Arabi Uniti, Sudafrica e Corea del Sud.
Gli USA hanno un peso molto rilevante negli indici globali, ma ciò riflette correttamente l’attuale composizione del mercato azionario mondiale. Fortunatamente, la maggior parte delle grandi aziende statunitensi opera anche a livello internazionale. Investendo in questi indici, accedi quindi all’economia globale e partecipi alla crescita mondiale – anche se sono le aziende americane a giocare il ruolo principale.
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