Indice di Sharpe

Che cos'è l'indice di Sharpe?

L'indice di Sharpe (o Sharpe ratio) mette a confronto rischio e rendimento di un prodotto quotato sui mercati finanziari (come per esempio un fondo comune) o di un portafoglio di investimenti. In pratica, può essere definito come il rendimento ottenuto (o atteso) per ogni unità di rischio che ci si assume.

 

Perché si chiama indice di Sharpe?

Prende il nome da William Sharpe, premio nobel per l economia nel 1990, che per primo ha formulato le ipotesi alla base di questo indice.

 

Come si calcola l'indice di Sharpe?

Poiché questo indice calcola dei rendimenti corretti per il rischio, il primo passo è calcolare la differenza tra il rendimento medio del prodotto (o del portafoglio) che stiamo analizzando, e il rendimento privo di rischio (detto anche risk free). Questa differenza viene poi divisa per la deviazione standard del portafoglio, che è l'indicatore utilizzato per quantificare il rischio.

Tradotto in una formula, diventa:

S= (Rp - Rf) / sd

dove S è l'indice di Sharpe, Rp è il rendimento del portafoglio, Rf è il rendimento risk free e sd è la deviazione standard.

 

Come si interpreta l'indice di Sharpe?

Più l'indice ha valori elevati, più l'investimento è da valutare positivamente, perché significa che ha reso molto rispetto al rischio che ci si è assunti con l'investimento. In altre parole: più è alto, meglio è.

 

Perché è importante l'indice di Sharpe?

Perché dando una misura del rendimento rispetto al rischio, può essere utilizzato per valutare meglio un investimento passato (o un potenziale investimento futuro) e, soprattutto, permette di confrontare meglio due alternative di investimento, rispetto all'ipotesi di guardarne solo il rendimento. Vediamolo con un esempio.

Supponiamo che l'investimento A renda il 10%, mentre l'investimento B rende l'8%. A prima vista l'investimento A è meglio dell'investimento B, ma non stiamo tenendo conto di un elemento importante: il rischio. Ecco, l'indice di Sharpe serve proprio a questo.

Continuando con il nostro esempio, supponiamo che il tasso risk free sia il 3%, che la deviazione standard dell'investimento A sia del 6% e la deviazione standard dell'investimento B sia del 4%.

L'indice di Sharpe dell'investimento A è allora di (10-3)/6=1,17, mentre l'indice di Sharpe dell'investimento B è di (8-3)/4=1,25. Il secondo investimento ha remunerato meglio ogni unità di rischio che ci si è assunti.

 

Quindi a cosa serve l'indice di Sharpe? Perché è utile?

Alla luce di quello che ti abbiamo detto, l'indice di Sharpe è utile perché ti aiuta a non prendere decisioni azzardate: se un prodotto finanziario ha reso tanto, ma solo per "fortuna" e al prezzo di un'elevata volatilità, acquistarlo può voler dire prendersi un azzardo esagerato e rischiare, specularmente, forti perdite se le cose non dovessero andare nella direzione sperata.

 

L'indice di Sharpe ha dei limiti?

Sì, ha dei limiti, dovuti in particolare alle ipotesi alla base del suo calcolo. Pensa per esempio alla differenza di rendimento rispetto al tasso free risk: a seconda di come definisci il tasso free risk, questa differenza cambia, e di conseguenza anche l'indice. E definire univocamente cos'è un tasso free risk non è così facile: i rendimenti dei BoT? Dei titoli di Stato Usa? A seconda della scelta, il risutlato cambia.

Altro limite, è dovuto al fatto che, nel mondo reale, rendimenti e rischi non si muovono con una distribuzione normale, ma hanno sempre una componente aleatoria e tendono a verificarsi non in modo lineare. Per cui, anche usare la deviazione standard come misura del rischio è una convenzione di mercato, ma non è sempre una fotografia realistica al 100% del reale rischio dell'investimento.

Nonostante questi limiti, l'indice di Sharpe è comunque un indicatore da monitorare con attenzione quando si decide di investire. Ma come ogni indicatore, va valutato non come unico elemento su cui basare le decisioni, ma nel contesto di un quadro di informazioni più completo.

 

Esistono altri indicatori simili all'indice di Sharpe?

Sì, esiste per esempio l'indice di Treynor. Anche quest'ultimo misura il rendimento di un'attività rispetto al rischio assunto, ma ci sono delle differenze su come è calcolato il rischio. Per saperne di più, ti consigliamo di consultare la voce di glossario relativa all'indice di Treynor