Acconto sul dividendo
Che cos’è l’acconto sul dividendo?
L’acconto sul dividendo è una distribuzione anticipata di utili agli azionisti, effettuata prima dell’approvazione del bilancio dell’esercizio. A differenza del dividendo “ordinario”, che viene deliberato all’approvazione del bilancio dell’esercizio, l’acconto arriva durante l’anno, sulla base di una verifica preliminare della situazione patrimoniale economica e finanziaria della società.
Non si tratta di un obbligo per l’impresa, salvo che sia previsto un obbligo legale o statutario, e può avvenire solo se esistono condizioni economiche idonee e riserve disponibili sufficienti.
Come funziona
Per distribuire un acconto sul dividendo, il consiglio di amministrazione deve predisporre una situazione patrimoniale economica aggiornata, spesso definita come prospetto infrannuale, redatta sulla base di un prospetto che rispecchi l’andamento corrente dell’azienda. Tale documento deve essere accompagnato da una relazione degli amministratori e da una relazione dai quali risulti che la società dispone di utili maturati dopo la chiusura dell’esercizio precedente, al netto delle eventuali perdite.
La normativa consente di distribuire acconti solo se non risultino perdite relative all’esercizio in corso e se, dal bilancio più recente, non risulti che la situazione patrimoniale è deteriorata. In altre parole, non è possibile erogare acconti se dal bilancio approvato risultino perdite o se gli utili conseguiti dalla chiusura dell’esercizio precedente risultano insufficienti o devono essere destinate a riserva. Inoltre, la ripartizione non può superare gli utili degli esercizi precedenti non vincolati e già disponibili.
Una volta verificate tali condizioni, il consiglio può deliberare la distribuzione di acconti sul dividendo. L’erogazione avviene in genere in una data fissata a calendario e segue procedure simili a quelle dei dividendi ordinari (stacco, record date, pagamento).
Perché viene fatto
Le società possono scegliere di distribuire un acconto per varie ragioni. In primo luogo, rappresenta uno strumento per trasferire tempestivamente agli azionisti una parte degli utili, quando la finanziaria della società lo consente senza compromettere l’equilibrio economico. Per gli investitori, ciò può significare un flusso cedolare più regolare lungo l’anno, anche se l’acconto non garantisce il livello del dividendo finale.
In altri casi, l’acconto può essere utilizzato per segnalare fiducia nella performance dell’azienda: se la gestione in corso mostra solidità, gli amministratori possono ritenere opportuno distribuire una parte degli utili già maturati. Tuttavia, questa pratica deve essere attentamente ponderata, poiché il prospetto infrannuale è assoggettato per legge a criteri prudenziali e deve riflettere una fotografia fedele dell’andamento aziendale.
Per gli investitori è utile ricordare che la distribuzione dell’acconto non implica automaticamente che il dividendo complessivo sarà elevato: a fine anno, infatti, il dividendo definitivo potrà essere confermato, ridotto o, in casi particolari, non corrisposto, qualora emergano perdite relative all’esercizio successivo alla distribuzione.