Esercizio

Che cos'è l'esercizio?

L’esercizio contabile è il periodo di tempo in cui un’azienda registra e organizza tutte le operazioni economiche e finanziarie che la riguardano, con l’obiettivo di determinare il proprio risultato economico - utile o perdita - e la situazione patrimoniale. In genere, la durata di un esercizio è di dodici mesi e, per la maggior parte delle imprese, si chiude il 31 dicembre. Tuttavia, può essere stabilito un periodo diverso in base alle esigenze operative o di settore: molte società, ad esempio, concludono l’esercizio al 30 giugno per allinearlo al proprio ciclo produttivo o ai bilanci di gruppi internazionali.

Come funziona?

Durante l’esercizio contabile, tutte le operazioni vengono registrate nel piano dei conti, lo strumento che raccoglie in modo ordinato le voci di entrata e uscita, gli investimenti, le attività e le passività. A fine periodo, le registrazioni contabili vengono “chiuse” per consentire la redazione del bilancio, che comprende lo stato patrimoniale, il conto economico e la nota integrativa. In questa fase si eseguono anche operazioni di assestamento, come ammortamenti, accantonamenti e rilevazione di ricavi e costi di competenza, per rappresentare in modo realistico l’andamento dell’attività.

Con la chiusura dell’esercizio, l’azienda mette un punto alle registrazioni dell’anno e prepara il bilancio, dopo che è stato approvato, si apre il nuovo esercizio contabile.

In pratica, questo significa che i conti relativi ai ricavi e ai costi dell’anno precedente vengono “azzerati”, così da poter registrare solo le nuove operazioni del periodo successivo. I conti che riguardano invece beni, investimenti e debiti restano aperti, perché rappresentano valori che continuano a esistere anche nel nuovo anno.

Questo meccanismo serve a mantenere ordine e chiarezza nella contabilità, ma anche a garantire trasparenza verso chi investe o segue l’andamento di un’azienda.