Diluizione
La diluizione delle azioni si verifica quando la società emette nuove azioni, appunto, ma senza assegnare ai "vecchi" azionisti il cosiddetto diritto di opzione, cioè la possbilità di acquistare le nuove azioni prima che vengano offerte ad altri potenziali nuovi azionisti.
In altre parole, il capitale sociale della società aumenta, ma il vecchio azionista ha in mano ancora lo stesso numero di azioni, quindi il suo peso percentuale sul capitale, e di conseguenza la sua capacità di influire sulle decisioni aziendali diminuisce.
Questo non è in genere un problema per i piccoli azionisti, che acquistano le azioni solo per gli aspetti economici (potenziale crescita del prezzo, dividendi...) ma può essere invece un elemento sgradito ai grandi azionisti, che investono grandi capitali, magari di milioni di euro, e si vedono diminuire la loro capacità di influire sulle sorti della società.
In generale, quando una società emette nuove azioni, è tenuta ad offrire il diritto di opzione ai vecchi azionisti. Questo perché, di solito, le nuove azioni vengono emesse a un prezzo più basso, il che fa abbassare il prezzo medio delle azioni (vecchie + nuove). Il diritto di opzione, quindi, serve a "risarcire" gli azionisti già presenti nella società, che se non vogliono acquistare le nuove azioni possono vendere il diritto di opzione e recuperare così il calo di prezzo (anche se il prezzo dei diritti di opzione è in generale molto volatile).
Ci sono, tuttavia, casi in cui la legge permette di escludere il diritto di opzione (ad esempio quando l'aumento di capitale serve all'ingresso di un nuovo socio di maggioranza), ed è proprio in questi casi che si verifica la diluizione. L'azionista è, inoltre, diluito, quando pur avendo il diritto di opzione decide di non esercitarlo, rimanendo così con il vecchio numero di azioni.
In altre parole, il capitale sociale della società aumenta, ma il vecchio azionista ha in mano ancora lo stesso numero di azioni, quindi il suo peso percentuale sul capitale, e di conseguenza la sua capacità di influire sulle decisioni aziendali diminuisce.
Questo non è in genere un problema per i piccoli azionisti, che acquistano le azioni solo per gli aspetti economici (potenziale crescita del prezzo, dividendi...) ma può essere invece un elemento sgradito ai grandi azionisti, che investono grandi capitali, magari di milioni di euro, e si vedono diminuire la loro capacità di influire sulle sorti della società.
In generale, quando una società emette nuove azioni, è tenuta ad offrire il diritto di opzione ai vecchi azionisti. Questo perché, di solito, le nuove azioni vengono emesse a un prezzo più basso, il che fa abbassare il prezzo medio delle azioni (vecchie + nuove). Il diritto di opzione, quindi, serve a "risarcire" gli azionisti già presenti nella società, che se non vogliono acquistare le nuove azioni possono vendere il diritto di opzione e recuperare così il calo di prezzo (anche se il prezzo dei diritti di opzione è in generale molto volatile).
Ci sono, tuttavia, casi in cui la legge permette di escludere il diritto di opzione (ad esempio quando l'aumento di capitale serve all'ingresso di un nuovo socio di maggioranza), ed è proprio in questi casi che si verifica la diluizione. L'azionista è, inoltre, diluito, quando pur avendo il diritto di opzione decide di non esercitarlo, rimanendo così con il vecchio numero di azioni.