Premio di conversione

Cos’è il premio di conversione?

Il premio di conversione è un indicatore utilizzato per valutare la convenienza di un’obbligazione convertibile, cioè un titolo obbligazionario che può essere convertita in azioni della società emittente secondo condizioni prestabilite. Il premio rappresenta la differenza tra il prezzo di mercato dell’obbligazione e il valore delle azioni che si otterrebbero convertendola. In altre parole, misura quanto un investitore paga in più, rispetto al valore immediato delle azioni, per detenere un titolo che offre anche la sicurezza tipica di un’obbligazione.

Come funziona?

Per calcolare il premio di conversione si confrontano due valori: il prezzo di mercato dell’obbligazione convertibile e il cosiddetto valore di conversione, cioè il numero di azioni ottenibili moltiplicato per il loro prezzo corrente. Il prezzo di conversione è invece il prezzo effettivo che l’investitore pagherà per ciascuna azione se decide di esercitare la conversione.

Ad esempio, se un’obbligazione con valore nominale di 1.000 euro può essere convertita in 20 azioni, e ciascuna azione vale oggi 45 euro, il valore di conversione è 900 euro. Se l’obbligazione si scambia a 1.050 euro, il premio di conversione è di circa il 16,7%.

Perché dovrei pagare un premio di conversione se posso comprare direttamente spendendo meno?

Il motivo principale è la diversa natura del titolo. Acquistando un’obbligazione convertibile, l’investitore ottiene una duplice opportunità: da un lato riceve cedole e il rimborso del valore nominale alla scadenza, dall’altro mantiene la possibilità di partecipare a eventuali rialzi del titolo azionario della società emittente.

Il premio di conversione riflette quindi il prezzo di questa flessibilità e della componente obbligazionaria, che offre un certo grado di protezione rispetto a un investimento diretto in azioni. Tuttavia, un premio elevato può ridurre l’attrattiva dell’obbligazione se la prospettiva di crescita delle azioni appare limitata.