Sono gli ultimi giorni di un 2025 che si sta chiudendo, dopo anni di rialzi, su un contesto di tassi stabilizzati e con offerte “standard” sui prodotti di liquidità spesso poco attrattive, mentre i rendimenti più interessanti si sono visti soprattutto su promozioni temporanee o legate a requisiti specifici, dedicate ai nuovi clienti, per esempio.
Nell’anno che sta finendo, quindi, la capacità di confrontare le diverse offerte che si sono succedute nel tempo, e di “saltare” dall’una all’altra è stato un requisito fondamentale per strappare il rendimento migliore da uno strumento che sempre più si configura come un salvadanaio remunerato, in grado di aiutarti a gestire le emergenze.
Guardando al 2026, è probabile che questa dinamica si rafforzi. In uno scenario di probabile stabilità dei rendimenti, le banche potrebbero concentrare ancor più le proposte più convenienti in iniziative promozionali di breve durata, riducendo ulteriormente l’attrattività delle condizioni di base. In questo contesto, il lavoro di confronto tra prodotti nel 2026 diventerà ancora più importante per evitare di restare ancorati a strumenti sicuri, ma poco remunerativi. Il messaggio per tutti i risparmiatori è chiaro: il conto deposito non è una scelta definitiva, ma uno strumento da gestire comunque in modo attivo.
Nel 2025, e con ogni probabilità anche nel prossimo anno, che inizierà tra pochi giorni, la salvaguardia della liquidità passerà sempre più dalla capacità di confrontare le diverse offerte, distinguere tra condizioni “strutturali” e promozionali, scegliendo la soluzione più coerente con le proprie esigenze. A farlo ti aiutiamo noi, con la tabella che pubblichiamo ogni settimana sulla rivista e con il nostro comparatore, che puoi consultare online, vedi qui.