Tassazione Conto deposito e Conto corrente: ecco cosa devi sapere

tassazione conti correnti conti deposito
tassazione conti correnti conti deposito
È importante distinguere tra conto deposito e conto corrente — distinzione che, tra l’altro, trovi evidenziata in due selettori diversi anche sul nostro sito — perché queste due tipologie di conti sono tassate in maniera differente. Ecco i dettagli.
Quando metti da parte dei soldi su un conto deposito, magari per farli fruttare un po’, devi sapere che ci sono due tipi di tasse da considerare: una sugli interessi che ottieni dalle somme depositate e l’altra sul denaro parcheggiato nel conto.
Esempio pratico: se hai €10.000 vincolati a un tasso d’interesse dell’1,5% annuo, guadagneresti €150 lordi. Ma dopo aver applicato la ritenuta del 26% e l’imposta di bollo dello 0,20%, ti restano in tasca circa €111 netti. È perciò importante sapere in anticipo quanto lo Stato si prende — così puoi scegliere l’offerta più vantaggiosa con consapevolezza.
Il conto corrente è uno strumento che utilizziamo per gestire le entrate e le uscite: accreditiamo lo stipendio, facciamo bonifici, paghiamo bollette, usiamo la carta per fare la spesa. Insomma, è pensato per gestire le spese quotidiane, e non per farci guadagnare qualcosa.
In estrema sintesi, come hai visto, la tassazione degli interessi è la stessa, ma l’imposta di bollo no: per i conti correnti è una cifra fissa, per i conti deposito è un ammontare variabile. E la maggior convenienza di una delle due opzioni rispetto all’altra dipende, di conseguenza, dall’importo che depositi.
Supponiamo, per esempio, che esistano due prodotti “quasi gemelli”: entrambi ti offrono lo stesso tasso di interesse (qualunque esso sia), ma uno è un conto corrente e l’altro un conto deposito. Quale ti conviene scegliere? Dipende: se investi meno di 17.100 euro, ti conviene il conto deposito, perché lo 0,2% che pagherai è inferiore ai 34,20 euro che pagheresti con il conto corrente; al contrario, se investi più di 17.100 euro, ti conviene il conto corrente, perché paghi 34,2 euro e non lo 0,2% che, essendo su un capitale più alto, supera questa soglia.
L’esempio che abbiamo appena fatto era, volutamente, semplificati: i due prodotti offrivano esattamente lo stesso tasso di interesse, l’unica differenza era solo la natura di conto corrente o conto deposito del prodotto. Ma nella realtà non è così semplice: ci possono essere prodotti che offrono tassi leggermente diversi, e quindi per scegliere tra l’uno o l’altro serve fare tutti i conti: magari un prodotto che ti fa pagare un’imposta di bollo un po’ più alta è comunque preferibile, se il tasso di interesse che ti offre è in grado di coprire la differenza.
Non vuoi perderti in tutti i conteggi? Nessun problema, li facciamo noi per te.
Primo: sia il selettore dei conti deposito, sia il selettore dei conti correnti che trovi sul nostro sito, ti offrono una classifica già al netto delle tasse, sia quelle relative agli interessi, sia quelle relative all’imposta di bollo.
Secondo: nel selettore dei conti deposito non trovi solo i prodotti che, giuridicamente, hanno questo status, ma anche i conti correnti remunerati che puoi usare per “parcheggiare” i tuoi capitali, insomma come succedaneo dei conti deposito. E così, hai una classifica completa di tutti i prodotti, già al netto delle tasse.
Caratteristica |
Conto Corrente |
Conto Deposito |
C’è un tasso di interesse? |
Non sempre |
Sì |
Tassazione interessi |
26% |
26% |
Imposta di bollo |
€34,20 se la giacenza media è oltre i 5.000 euro |
0,20% del saldo |
Operatività |
Alta |
Bassa |
Scopo |
Gestione quotidiana di incassi e spese |
Remunerazione della liquidità in eccesso |
Posso evitare l’imposta di bollo sul conto deposito?
Alcune banche offrono promozioni con “bollo a carico della banca”, ma di solito solo per un periodo limitato on in presenza di alcune condizioni. Ad esempio, in caso di accredito dello stipendio alcune banche prevedono delle agevolazioni per i clienti.
Come devo fare per pagare l’imposta di bollo sui miei conti?
Non devi fare nulla. Il calcolo viene fatto in automatico dalla tua banca, che versa l’importo all’Agenzia delle Entrate per tuo conto. Puoi verificare i dettagli delle tasse pagate nel rendiconto annuale del conto.
Attendi, stiamo caricando il contenuto