Al lavoro ad oltranza?

Pensioni, manovra, anticipazioni fondi pensione
Pensioni, manovra, anticipazioni fondi pensione
Come ogni settembre si inizia a parlare di manovra. Lo si inizia a fare adesso, ma la versione definitiva uscirà, come da tradizione, a dicembre - se non addirittura a fine dicembre. Si entra quindi in un periodo in cui ogni giorno si sentirà parlare di tante proposte: alcune saranno solo delle indiscrezioni, altre solo delle voci di corridoio che non saranno mai confermate, altre saranno delle proposte che saranno abbandonate, altre ancora rifiutate e altre modificate. È quindi difficile oggi parlare di una proposta o di una voce che circola dando dei consigli su cosa fare in base a quella voce. È anche vero, però, che si possono ritrovare dei fili conduttori tra le diverse notizie e voci che dimostrano la situazione in cui si è costretti ad operare.
Dal punto di vista delle pensioni, le voci che circolano sono quelle di lasciare la possibilità ai dipendenti pubblici di lavorare fino a 70 anni, di fatto abolendo la messa in pensione d'ufficio che invece vige tuttora. Inoltre, circolano voci sull’allungare le finestre per la pensione anticipata, per tutti, anche per i privati - non vale invece per la pensione di vecchiaia dove questa finestra non esiste. In latri termini, si potrà andare in pensione anticipata sempre con 42 anni e 10 mesi (se uomo) oppure con 41 e 10 mesi (se donna) di contribuiti, ma poi si inizierà a percepire la pensione 6/7 mesi dopo. Si può quindi decidere di rimanere al lavoro per quei mesi aggiuntivi oppure se si decide di smettere di lavorare si rimarrà senza assegno pensionistico.
Sono tutte voci, lo ribadiamo, ma hanno un aspetto in comune: quello di far risparmiare lo Stato in termini di spesa pensionistica. Ad oggi non si parla di metodi di ricalcolo delle pensioni, ma queste voci dimostrano come ci sia bisogno di recuperare soldi per contenere la spesa pensionistica per l'Italia che è molto elevata. La tendenza è certa: si allunga sempre di più il periodo in cui dobbiamo aspettare la nostra pensione: l'esempio della finestra anticipata ne è una dimostrazione.
Una combinazione di un assegno pensionistici più bassi o rispetto all’ultimo stipendio e dover aspettare molto di più per poterlo percepire dimostra come prima di tutto è sempre necessario fare il fondo pensione per integrare il proprio reddito da pensione, ma diventa sempre più importante anche un suo secondo uso.
Di cosa stiamo parlando? Il fondo diventa utile perché non solo ci permette di integrare la nostra pensione, ma può essere anche una fonte per finanziarci un'uscita anticipata dal lavoro sfruttando le possibilità previste dalle normative in termini di anticipi. Sono delle opzioni offerte dai fondi pensione che è sempre più importante conoscere. Lo era anche prima, ma in passato si è sempre pensato alle anticipazioni dal fondo pensione solo e solamente se fosse successo qualcosa di problematico oppure per bisogni per comprare una casa… Ora diventa ancora più importante capire come poter utilizzare alcune di queste opzioni per finanziarsi un'uscita anticipata. Torneremo a trattare in maniera approfondita di anticipazioni e riscatti dei fondi pensione con esempi pratici anche in quest'ottica.
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