Ecco cosa mette a rischio i tuoi investimenti previdenziali

Bias e previdenza
Investire per la pensione non è una sfida da vincere “battendo il mercato”, ma un percorso da affrontare con metodo
Bias e previdenza
Investire per la pensione non è una sfida da vincere “battendo il mercato”, ma un percorso da affrontare con metodo
Uno degli ostacoli più subdoli alla costruzione di un futuro finanziario solido è rappresentato da due trappole psicologiche molto comuni: l’eccesso di fiducia e l’illusione di controllo. Entrambe influenzano negativamente le decisioni di investimento, in particolare quando si parla di pianificazione previdenziale, che per sua natura richiede pazienza, disciplina e una visione di lungo termine.
Cos'è l’eccesso di fiducia?
L’eccesso di fiducia (overconfidence) è la tendenza a sopravvalutare le proprie competenze, intuizioni e capacità previsionali. Gli investitori colpiti da questo bias si convincono di poter anticipare i movimenti del mercato, scegliere i titoli vincenti o entrare e uscire dal mercato al momento giusto. Spesso questo porta a un’attività frenetica di trading, nella convinzione che l’abilità personale possa generare rendimenti superiori.
E l’illusione di controllo?
L’illusione di controllo è la percezione – errata – di avere potere su eventi fondamentalmente aleatori o incontrollabili, come l’andamento dei mercati finanziari. Questo porta molti investitori a credere che, con le giuste informazioni o strategie, possano ridurre i rischi o massimizzare i guadagni, anche nel brevissimo periodo.
Quando questi due bias si combinano, il risultato è spesso una scarsa propensione a investire per il lungo termine, proprio dove i benefici del tempo, alleato tra i più potenti di chi investe, si manifestano a pieno. Ecco alcune distorsioni tipiche.
1. Rinuncia alla previdenza integrativa
Chi si sente particolarmente “capace” o “forte” sui mercati può considerare superfluo investire in un fondo pensione. “Farò meglio da solo”, pensa, magari puntando su titoli singoli o criptovalute, sottovalutando i vantaggi fiscali, la disciplina forzata e la protezione contro la volatilità che questi strumenti offrono, attraverso il modo in cui si investe – di fatto è un PAC, un piano di accumulo di capitale, e della tendenza a guadagnare sempre nel ungo periodo delle Borse.
2. Fuga dal lungo termine
L’ansia di “non perdere il treno” porta a sottovalutare la logica dei rendimenti composti e la protezione dal rischio offerta da un orizzonte temporale esteso. Si preferiscono strumenti liquidi, veloci e percepiti come “più maneggevoli”, anche se più rischiosi, con il risultato di accumulare meno patrimonio nel tempo.
3. Scelte impulsive e rotazioni eccessive
Un investitore convinto di “poterci vedere giusto” tende a cambiare spesso asset allocation, uscire dal mercato nei momenti sbagliati o inseguire l’ultima tendenza. Questo comportamento non solo aumenta i costi, ma può danneggiare gravemente le performance complessive.
Perché è pericoloso per la pensione
La previdenza richiede coerenza, costanza e resilienza. L’eccesso di fiducia e l’illusione di controllo alimentano l’idea che si possa ottenere molto senza attendere, o che basti essere “più bravi degli altri” per avere successo. Ma i dati mostrano che la maggior parte dei gestori attivi non batte il mercato nel lungo periodo, e che gli investitori attivi tendono a ottenere rendimenti inferiori proprio a causa delle loro scelte.
Come difendersi
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