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Ecco perché è difficile investire per obiettivi di lungo termine

Lo sconto iperbolico

Lo sconto iperbolico

Data di pubblicazione 13 marzo 2025
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Lo sconto iperbolico

Lo sconto iperbolico

Investire oggi per avere dei vantaggi tra tanti anni, anche decenni, è molto complesso. Le persone tendono a non percepirne il bisogno oppure a non sentirne l'urgenza. Eppure la realtà è ben diversa. Ma perché esiste questo atteggiamento?

Le motivazioni per cui le persone spesso e volentieri non investono a lungo termine e, di conseguenza, non pianificano la gestione dei propri risparmi tenendo conto di obiettivi particolarmente lontani nel tempo – sebbene fondamentali per la loro vita – sono diverse, e a fornirne un elenco ci pensa la finanza comportamentale. Alcune di queste motivazioni sono bias già presentati in passato, descritti e spiegati nel loro funzionamento. Non si è trattato solo di descrizioni teoriche, ma di concetti calati nella realtà quotidiana, dimostrando come siano effettivamente presenti e influenzino le nostre decisioni.

Tutti i fattori che ostacolano le persone nell’investire a lungo termine sono bias cognitivi o emotivi, ma hanno un elemento in comune: contribuiscono a una sottovalutazione dell'importanza della pianificazione finanziaria di lungo periodo. Questo spesso porta le persone a mantenere troppa liquidità o a investire in strumenti poco efficienti nel favorire il raggiungimento dei propri obiettivi futuri.

LO SCONTO IPERBOLICO
Tra i diversi motivi figura lo sconto iperbolico. Si tratta di un concetto della finanza comportamentale e della psicologia economica che descrive il modo in cui le persone tendono a valutare i benefici futuri in modo non lineare. A differenza dello sconto esponenziale tradizionale, che prevede una riduzione costante del valore nel tempo, lo sconto iperbolico implica che gli individui attribuiscano un peso sproporzionato alle ricompense immediate rispetto a quelle future. In altri termini, più un obiettivo è lontano nel tempo, meno valore gli viene attribuito nel presente.

Non si tratta solo di una svalutazione del beneficio che si otterrà nel lungo termine, ma di un fenomeno che aumenta in maniera più che proporzionale con l’ampliarsi dell’orizzonte temporale. Questo significa che, anche da un punto di vista economico e finanziario, un beneficio particolarmente importante – per esempio, disporre di una somma consistente tra trent'anni – rischia di essere valutato oggi molto meno rispetto a una ricchezza di gran lunga inferiore, ma disponibile nel breve termine.

Attenzione: la svalutazione legata al valore del tempo e all’inflazione è corretta e necessaria da considerare, ma lo sconto iperbolico porta a una svalutazione eccessiva, che persiste anche quando si tiene conto di questi fattori. Se il beneficio futuro viene percepito come poco significativo, il sacrificio richiesto oggi per raggiungerlo appare sproporzionato. Si ha quindi l’illusione di compiere un ragionamento razionale basato su un’analisi costi-benefici, ma in realtà il metodo di valutazione adottato è distorto. Il risultato è che si decide, per esempio, di non investire o di non risparmiare per un obiettivo di lungo termine. Se l'analisi costi-benefici è uno strumento razionale per valutare un investimento, è però fondamentale evitare di inserire criteri di valutazione dei costi e dei benefici che non lo sono. Lo sconto iperbolico porta proprio a questo: l'analisi costi-benefici diventa irrazionale e fuorviante.

Proprio per questo lo sconto iperbolico è uno dei bias che entrano in gioco ogni volta che rinunciamo a investire oggi per un obiettivo di lungo termine. Non è l’unico – nelle prossime settimane analizzeremo altre motivazioni – ma è un fenomeno pervasivo che influenza molte delle nostre decisioni economiche e finanziarie. Riconoscerne gli effetti e adottare strategie per contrastarlo può aiutare a migliorare la gestione delle risorse personali e a prendere decisioni più razionali nel lungo periodo.

NELLA PRATICA, QUANDO LO SCONTO IPERBOLICO SI MANIFESTA?
Nella pratica, lo sconto iperbolico rende difficile per un investitore analizzare l'andamento del proprio portafoglio in un orizzonte temporale lungo (10, 15, 20 anni), mentre facilita il concentrarsi su ciò che accade nel breve periodo, anche in termini di guadagni – non solo di perdite.

Un’altra situazione in cui lo sconto iperbolico gioca un ruolo chiave è il risparmio per la pensione. Questa è l’attività di investimento più influenzata dal bias: le persone faticano a comprendere il valore di risparmiare fin da subito, anche se mancano 30 anni alla pensione. Poiché il momento del ritiro dal lavoro o, più in generale, della vecchiaia appare molto lontano, non si riesce a percepire concretamente né il rischio di non avere mezzi sufficienti per una vita dignitosa, né il beneficio di aver accumulato ricchezza nel tempo.

Per questo, spesso le persone non investono per la pensione o ritardano l’inizio di tale investimento. Solo quando la pensione si avvicina si inizia a percepire l'importanza di avere un capitale a disposizione. Tuttavia, questo comportamento porta a scelte di investimento subottimali, come abbiamo spesso dimostrato nelle nostre analisi.