Se cerchi un investimento da poter fare “a rate” nel tempo, oltre al fondo pensione, di cui ti abbiamo parlato settimana scorsa, hai un’altra possibilità: fare un Piano di accumulo fai da te con gli Etf. La logica è infatti la stessa dell’investimento nel fondo pensione: mettere da parte quanto riesci a risparmiare di volta in volta per un prolungato periodo di tempo in modo da ritrovarti poi un tesoretto dopo diversi anni. Dato che gli Etf hanno bassi costi di gestione e le commissioni di acquisto sono di norma basse, si prestano ad essere il prodotto giusto, a differenza di un fondo comune d’investimento, per assolvere a questo compito.
Attenzione, però. Il Pac in Etf e la sottoscrizione del fondo pensione non sono dei sostituti perfetti: hanno delle caratteristiche diverse che per certi versi li rendono uno un’alternativa all’altra, ma altre li possono invece rendere complementari tra loro.
USARLI COME ALTERNATIVE: SOMIGLIANZE E DIFFERENZE
Rispetto al fondo pensione, c’è un’importante differenza: con gli Etf non hai i vantaggi fiscali. E quest’ultimi sono un aspetto molto importante, perché rendono la scelta del fondo pensione più premiante, dal punto di vista dei rendimenti, rispetto a quella dell’Etf – te lo abbiamo mostrato su Altroconsumo Finanza n° 1320. Quindi se guardi a quanto lascerai a tua figlia, con il fondo pensione con tutta probabilità lei avrà di più.
Anche il Pac in Etf ha però una caratteristica che lo differenzia dal fondo pensione: gli Etf li puoi vendere in qualunque momento e per qualunque necessità, con il fondo pensione questo non lo puoi fare. Potresti decidere di venderli per pagare gli studi a tua figlia o per comprarle casa oppure, se sono sufficienti, per fare entrambe le cose oppure per far fronte a qualunque altra necessità in qualunque altro momento della sua vita. E puoi vendere tutto. Con i fondi pensione, invece, questo non lo puoi fare liberamente, ma devi attenerti ai casi previsti dalla legge. Come visto, però, questa maggiore liquidabilità degli Etf ha un costo, rappresentato dai minori rendimenti offerti. Se scegli dunque gli Etf al posto del fondo pensione perché vuoi tenerti le mani più libere nel disporre dei soldi in qualunque momento, sappi, però, che tua figlia potrà aver meno soldi.
Analogamente a quanto accade con i fondi pensione, però, se sei tu a comprare gli Etf con il tuo conto, hai un controllo sulle spese che tua figlia potrebbe voler fare. Infatti, se il conto è tuo, sei tu che devi dare l’ordine per vendere: significa che puoi vincolare le scelte di tua figlia, negandole la vendita, per esempio, se i soldi li vuole spendere per motivi più frivoli rispetto all’istruzione o l’acquisto di una casa.
MA PUOI USARLI INSIEME
Tuttavia, proprio perché i vantaggi fiscali sono un aspetto determinante per la convenienza del fondo, la scelta dell’Etf può diventare complementare a quella del fondo pensione. Infatti, ogni anno puoi dedurre al massimo 5.146,57 euro. Se nel fondo pensione versi di più – ricordati che nel calcolo di questa soglia rientrano tutti i contributi che versi, quindi sia quelli per te sia quelli del familiare a carico - allora la parte eccedente puoi destinarla agli Etf. Per cui se agli Etf dedichi la parte eccedente i 5.146,57 deducibili, allora non perdi i vantaggi fiscali, e quindi non rinunci a nulla, e al tesoretto per tua figlia aggiungi una parte che è più facilmente liquidabile. Per esempio, al momento di pagarsi l’università tua figlia, essendo passati più di 8 anni di permanenza nel fondo pensione, può ritirare al massimo il 30% di quello che c’è. Se a questo hai aggiunto anche il Pac in Etf, puoi attingere anche da quelli e aumentare i soldi da dare a tua figlia. E la stessa cosa vale per comprare casa o per affrontare altre spese.
COSA COMPRO?
Gli Etf che puoi scegliere sono Etf Hsbc Msci World (20 euro al 19/9; Isin IE00B4X9L533), per puntare sulle azioni, e iShares global corporate bond (90,39 euro al 19/9; Isin IE00B7J7TB45) per puntare sui bond. Per creare un investimento bilanciato, metti metà dei soldi su uno e metà sull’altro.