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Multe per automobilisti dal Comune di Milano, parte la diffida al Sindaco
26 feb 2015Altroconsumo ha inviato oggi al Comune di Milano una diffida preliminare a una class action pubblica, per le multe notificate dopo i 90 giorni rispetto alla data di infrazione.
L’organizzazione ha ricevuto oltre 500 segnalazioni da ottobre 2014 a oggi di richiesta di informazioni e consulenza sulla vicenda dello sforamento dei 90 giorni per l'invio del verbale.
Nella lettera formale inviata all’attenzione del Sindaco Giuliano Pisapia Altroconsumo chiede:
1. l’immediata cessazione della notifica di verbali di accertamento di sanzioni amministrative oltre i 90 giorni dall’infrazione, perché costringe il cittadino a dover presentare ricorso al Prefetto o al Giudice di Pace, nonostante la Polizia locale e il Comune siano pienamente a conoscenza del superamento del termine;
2. l’annullamento di tutti i verbali di accertamento di infrazione del Codice della strada notificati oltre i 90 giorni dall’infrazione;
3. l’immediata modifica del testo contenuto nei verbali di accertamento, con la precisa indicazione che il termine di 90 giorni decorre dalla data dell’infrazione e non da quella di visione dei fotogrammi da parte degli Agenti;
4. l’attuazione di una procedura per la restituzione delle somme incassate illegittimamente a fronte di verbali notificati tardivamente in violazione dell’art. 201, del Codice della strada;
5. l’annullamento e la sospensione immediata, in ogni caso, di qualsivoglia procedura esecutiva e di riscossione basata su verbali illegittimi notificati tardivamente, con l’impegno di non domandare, anche tramite Equitalia, le somme non versate;
6. sospensione e annullamento dell’emissione dei verbali (art. 126-bis, Codice della strada) per non aver i presunti trasgressori comunicato i dati della persona che si trovava alla guida.
La confusione è altissima tra gli automobilisti, e sulla vicenda Altroconsumo ha messo a disposizione un form di ricorso per contestare le multe al Prefetto.
Questa la vicenda ricostruita passo per passo.
A partire dal mese di marzo 2014, data di attivazione di sette nuovi Autovelox, il Comune di Milano ha iniziato a notificare ai presunti trasgressori dell’art. 142 del Codice della Strada, il verbale di accertamento dell’infrazione con scritto: “il verbalizzante [….] in servizio presso l’Ufficio Varchi della Polizia Locale di Milano in data […], dalla quale decorrono i termini di notifica del presente verbale, ha accertato che il conducente del veicolo targato […] in data [….] alle ore […] ha commesso le seguenti violazioni: […]”;
In questo modo la Polizia locale di Milano ha indotto in errore i cittadini, informandoli del fatto che i termini per notificare il verbale di accertamento decorressero dalla data in cui l’agente accertatore ha potuto registrare l’infrazione, invece che dalla data dell’infrazione stessa. Sulla base di questa informazione, errata, numerosi cittadini in buona fede, hanno provveduto ad effettuare il pagamento della sanzione in misura ridotta entro 60 giorni, o beneficiando dello sconto del 30% entro 5 giorni dalla notifica.
L’art. 201, Cod. strada, prevede, che “Qualora la violazione non possa essere immediatamente contestata, il verbale, con gli estremi precisi e dettagliati della violazione e con la indicazione dei motivi che hanno reso impossibile la contestazione immediata, deve, entro novanta giorni dall'accertamento, essere notificato all'effettivo trasgressore…”.
Molti presunti trasgressori, accortisi del mancato rispetto del termine di 90 giorni da parte del Comune di Milano, hanno presentato ricorso al Prefetto di Milano, che, visto il numero esorbitante di contestazioni, ha girato la questione al ministero dell’Interno.
La prassi adottata dal Comune di far decorrere i novanta giorni non dalla data di commissione della violazione, ma da quella in cui gli Agenti visionano i fotogrammi ed associano i dati della targa a quelli del proprietario del veicolo è stata giudicata contraria dal ministero sia alle norme di legge, sia alla giurisprudenza della Suprema Corte.
Con la sentenza del Giudice di pace di Milano, n. 13347, depositata in data 20.11.2014, sono state confermate le osservazioni del ministero dell’Interno.
Ancora nel mese di febbraio 2015 molti cittadini hanno ricevuto verbali di accertamento notificati fuori dai termini di legge e contenenti l’informazione relativa al decorso dei termini per la notifica.
Altroconsumo è così intervenuta.