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Banche e credito

Polizze abbinate ai finanziamenti: per Ivass e Banca d’Italia servono maggiori garanzie

01 dic 2015

I consumatori devono essere liberi di scegliere sul mercato la polizza più conveniente.

Altroconsumo in più occasioni si è occupata delle polizze abbinate ai finanziamenti: coperture assicurative vendute insieme ai prestiti in maniera confusa e scorretta, a prezzi elevati e con coperture non adeguate. Spesso il consumatore acquista quindi la polizza solo perché obbligato dalla banca o dalla finanziaria.

 

Per legge le banche, gli istituti di credito e gli intermediari finanziari, se condizionano l’erogazione del mutuo immobiliare o del credito al consumo alla stipula di un contratto di assicurazione sulla vita, sono tenuti a sottoporre al cliente almeno due preventivi di due differenti gruppi assicurativi ad essi non riconducibili.

Il cliente è comunque libero di scegliere sul mercato la polizza sulla vita più conveniente che la banca o la finanziaria sono obbligate ad accettare senza variare le condizioni offerte per l’erogazione del mutuo immobiliare o del prodotto di credito al consumo. Ma questo difficilmente accade. 

Spesso inoltre, le coperture proposte insieme ai finanziamenti hanno prezzi più alti di quelli che si potrebbero trovare sul mercato (l’Ivass ha avviato un’indagine) e sono vendute senza alcuna verifica della loro adeguatezza al profilo del cliente.

 

Ivass e Banca d’Italia lo scorso 26 agosto hanno inviato una lettera al mercato per invitare gli operatori ad adottare nuove misure di controllo e di offerta in modo da aumentare la tutela del cliente.

Abi, Ania e Assofin, operatori interessati dal richiamo, hanno inviato qualche tempo fa la loro risposta evidentemente non proprio adeguata visto che a metà novembre le Autorità di controllo hanno sentito l’esigenza di ribadire alcuni concetti in una lettera di risposta.

 

Di seguito le lettere e il commento tecnico di Anna Vizzari, esperta dell'ufficio studi economico giuridici di Altroconsumo.