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Come lasciare la propria eredità a un ente benefico: regole, esempi e consigli utili

Lascito solidale mani che si passano un cuore simbolo di eredità benefica

Lascito solidale mani che si passano un cuore simbolo di eredità benefica

Data di pubblicazione 30 ottobre 2025
Tempo di lettura: ##TIME## minuti
Lascito solidale mani che si passano un cuore simbolo di eredità benefica

Lascito solidale mani che si passano un cuore simbolo di eredità benefica

Vuoi trasformare il tuo patrimonio in un gesto di solidarietà? Scopri come lasciare un lascito solidale nel rispetto della legge, con esempi chiari e indicazioni pratiche.


Lasciare un segno che resta

C’è chi sceglie di aiutare un ente benefico in vita, e chi decide di farlo dopo. Un lascito solidale è un modo per prolungare la propria generosità nel tempo, dando un contributo concreto a una causa che ci sta a cuore. Ma in Italia non è sempre possibile lasciare tutto a un ente benefico: la legge tutela alcuni familiari con una quota obbligatoria dell’eredità. Vediamo come funziona — e come fare le scelte giuste. Cosa dice la legge: gli eredi legittimari In Italia, alcune persone non possono essere escluse del tutto dal testamento. Sono i cosiddetti eredi legittimari, e hanno diritto a una parte minima del patrimonio, anche contro la volontà del testatore.

 Eredi legittimari  Quando ha diritto
 Coniuge  Sempre, se non divorziato
 Figlio  Sempre, sia naturale, sia adottivo
 Genitori  Solo se non ci sono figli

Tutti gli altri parenti (fratelli, sorelle, nipoti, cugini) non hanno diritto alla quota di legittima: puoi decidere di escluderli, se lo desideri.

Quanta libertà hai davvero?

La legge prevede che il patrimonio venga diviso in due parti: la quota di legittima, riservata per legge agli eredi tutelati e la quota disponibile, che puoi destinare a chi vuoi — anche a un ente benefico.

 

 

In sintesi, se hai figli, coniuge o genitori, puoi lasciare solo una parte a un ente benefico. Se non hai eredi legittimari, puoi donare tutto il tuo patrimonio.

Esempi concreti

 

 

Anche una quota parziale può fare la differenza: molti enti beneficiano di donazioni che finanziano borse di studio, cure mediche o progetti sociali duraturi. 

Come scegliere e indicare l’ente giusto

Non tutti gli enti possono ricevere un lascito. Assicurati che l’organizzazione sia riconosciuta legalmente (fondazione, ONLUS, ETS, associazione con personalità giuridica), possa accettare eredità e donazioni, formalizzi l’accettazione tramite il proprio legale rappresentante.

Quando scrivi il testamento, indica con chiarezza:

  • ·nome completo dell’ente,
  • codice fiscale,
  • e, se vuoi, la finalità del lascito (“per finanziare progetti di ricerca”, “per sostenere studenti meritevoli”, ecc.).

Esempio di formula testamentaria:

“Lascio la quota disponibile della mia eredità all’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro (AIRC), codice fiscale 80051890152, affinché i fondi siano destinati al sostegno della ricerca scientifica sui tumori infantili.”

Cosa fare per evitare errori

  1. Rivolgiti a un notaio: ti aiuterà a scrivere un testamento valido, rispettando le quote di legge e prevenendo eventuali contestazioni.
  2. Valuta una donazione in vita: è una scelta flessibile che ti permette di vedere subito l’impatto del tuo gesto.
  3. Conserva il testamento in sicurezza: puoi depositarlo presso un notaio o in una cassetta di sicurezza, informando un familiare o l’ente beneficiario.
  4. Verifica la serietà dell’ente: controlla che pubblichi bilanci trasparenti e sia iscritto al Registro Unico del Terzo Settore (RUNTS).

 

Posso lasciare tutta la mia eredità a un ente benefico?

Solo se non hai eredi legittimari (niente figli, coniuge o genitori in vita). In caso contrario, puoi donare solo la parte disponibile.

Serve un notaio per fare un lascito solidale?

Non obbligatoriamente: puoi scrivere un testamento olografo (scritto a mano, datato e firmato). Tuttavia, un notaio garantisce maggiore sicurezza legale.

Cosa succede se non rispetto la quota di legittima?

Gli eredi legittimari possono impugnare il testamento entro 10 anni e chiedere la loro parte. Per questo è importante redigerlo correttamente.

Posso destinare il lascito a più enti?

Sì. Puoi indicare più beneficiari e decidere la percentuale per ciascuno (es. “50% alla Croce Rossa, 50% alla Lega del Filo d’Oro”).