Come funzionano le tasse su un fondo pensione?

tassazione fondi pensione
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Il fondo pensione può essere visto come un salvadanaio che ti aiuta a mettere da parte dei soldi per quando smetterai di lavorare. Nel tempo metti dentro qualcosa, e intanto questo salvadanaio lavora per te, facendoti guadagnare un po’ di più nel tempo. Ma attenzione: anche lo Stato entra in gioco, dandoti una mano con alcune agevolazioni fiscali, cioè sconti sulle tasse. Vediamo insieme, passo dopo passo, come funziona tutto questo a seconda delle diverse fasi in cui si può suddividere il tuo investire in un fondo pensione. Ci sono infatti due fasi. La prima è quella in cui tu metti i soldi nel fondo, chiamata fase di accumulo, la seconda è quanti i soldi li ritiri – chiamata fase di decumulo.
PRIMA FASE: QUANDO VERSI I SOLDI NEL FONDO (FASE DI ACCUMULO)
Tasse sui versamenti. Ogni volta che versi dei soldi nel tuo fondo pensione, lo Stato ti concede una sorta di “sconto”, perché ti fa pagare meno tasse. Come? Se in un anno, per esempio, guadagni 40.000 euro e ne versi 1.000 nel fondo pensione, lo Stato ti tassa solo su 39.000 euro. In altri termini per lo Stato è come se guadagnassi meno: per il fisco, se aderisci al fondo pensione il tuto reddito annuo si abbassa. Di quanto? Di quanto versi. Questa sottrazione del tuo versamento nel fondo pensione dal tuo reddito lordo annuo si chiama deducibilità fiscale.
Nella partica tutto questo significa che paghi meno tasse e più alta è la tua fascia di reddito, più risparmi. Ad esempio, se sei nella fascia al 35%, lo Stato ti “restituisce” il 35% di ciò che versi. Quindi, su 1.000 euro versati, risparmi 350 euro di tasse. Ma attenzione: ogni anno puoi dedurre al massimo 5.164,57 euro. Se versi più di questa cifra, la parte in più non ti dà sconti. E se versi più del limite? Se superi i 5.164,57 euro in un anno, la parte “in più” viene tassata. Però puoi evitare che ti venga tassata due volte. Come? Basta avvisare il tuo fondo pensione, compilando un modulo (chiamato “Comunicazione contributi non dedotti”) entro il 31 dicembre dell’anno successivo. In questo modo, quando andrai in pensione, quella parte non verrà tassata di nuovo.
Tasse sui guadagni del fondo (rendimenti). Nel tempo, i soldi che versi nel fondo crescono, grazie agli investimenti in azioni e/o obbligazioni. Anche questi guadagni sono tassati, ma con un vantaggio: le tasse sono più basse rispetto ad altri investimenti: se il fondo investe in titoli di Stato, paghi solo il 12,5%, mentre se investe in azioni o obbligazioni societarie, paghi il 20% (contro il 26% che pagheresti fuori dal fondo pensione). Se investe in titoli di Stato la tassazione è sempre del 12,5%. In più, non paghi nemmeno il bollo dello 0,2% annuo che si applica agli altri investimenti. Questo fa sì che alla lunga il fondo pensione ti faccia guadagnare di più, semplicemente pagando meno tasse lungo il percorso.
SECONDA FASE: QUANDO VAI IN PENSIONE (FASE DI DECUMULO)
Quando finalmente smetterai di lavorare, potrai usare i soldi del fondo. Potrai averli tutti sotto forma di rendita oppure per massimo il 50% sotto forma di capitale e il restante 50% sotto forma di rendita. Indipendentemente dalla formula scelta, dovrai comunque pagare delle tasse. I guadagni (cioè i rendimenti) sono già stati tassati prima, quindi non paghi nulla su quelli. Invece, i versamenti su cui hai avuto gli sconti fiscali (cioè quelli dedotti) vanno tassati. Ma anche qui, lo Stato applica una tassa più bassa. La tassa va da un massimo del 15% a un minimo del 9%, a seconda di quanto a lungo sei rimasto nel fondo. Se resti nel fondo per 15 anni o meno, paghi il 15%. Per ogni anno successivo al 15°,però, hai uno “sconto” dello 0,3%, fino ad arrivare al minimo del 9% (raggiunto dopo 35 anni o più).
In altri termini. Hai versato 100.000 euro e sei rimasto nel fondo per 15? Anni paghi 15.000 euro di tasse (il 15%). Se rimasto 35 anni? Paghi solo il 9% di tasse su quella somma, cioè 9.000 euro.
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