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Bail-in istruzioni per l’uso

Data di pubblicazione  28 dicembre 2015
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Qui trovi le risposte a una serie di domande che ci sono pervenute sul tema del bail-in.
Quali banche verranno sottoposte al bail-in?
Quelle per cui il patrimonio di vigilanza sarà al di sotto di una soglia minima stabilita e quelle per le quali le azioni di risanamento “ordinarie” non saranno sufficienti.
 
Quali sono i requisiti patrimoniali minimi?
Il patrimonio di vigilanza deve essere sufficiente a tutelare i creditori della banca dagli effetti delle perdite. L’indicatore usato è il Total capital ratio a cui si affianca di CET1 ratio (Common equity tier 1 ratio). Entrambi servono per valutare se la banca è sufficientemente “attrezzata” per far fronte a eventuali problemi economici o finanziari. Secondo gli accordi di Basilea 3 – un insieme di provvedimenti volti a tenere sotto controllo il rischio delle banche che sono stati studiati e messi a punto dalle banche centrali dei 10 principali Paesi industrializzati - il livello minimo di CET1 deve essere pari al 4,5% (al 7% dal 2019) e il Total capital ratio dell’8% (10,5% dal 2019).
 
La mia banca è commissariata, scatterà automaticamente il bail-in?
No, prima di coinvolgere correntisti e risparmiatori nel salvataggio della banca facendo uso dei loro risparmi, verranno tentate altre strade di risanamento, come, per esempio, la cessione di un “pezzo” dell’istituto di credito a un’altra banca, • il trasferimento delle passività a una banca creata appositamente per gestirne la liquidazione (la cosiddetta bad bank), come nel caso di Banca Etruria, eccetera. Se tutti questi provvedimenti non bastano per salvare la banca allora si ricorrerà al bail-in.
 
Quali prodotti finanziari sono coinvolti nel bail in?
Titoli azionari della banca sottoposta al bail-in, obbligazioni emesse dall’istituto di credito, sia subordinate, sia “senior”, depositi (conti correnti, conti deposito, depositi vincolati) che superano i 100.000 euro per depositante.
 
Quali prodotti finanziari non saranno coinvolti nel bail-in?
Sono “salvi” i depositi di importo fino a 100 mila euro, conti correnti e conti deposito, protetti dal sistema di garanzia dei depositi, le passività garantite (per esempio covered bond) e altre passività della banca, derivanti dalla detenzione di beni della clientela (per esempio il contenuto delle cassette di sicurezza).
C’è una “gerarchia” nei prodotti oggetto del bail in?
Sì,il bail-in si applicherà seguendo una gerarchia. Chi ha investito in strumenti finanziari più rischiosi sosterrà prima degli altri le eventuali perdite. Solo dopo aver esaurito tutte le risorse della categoria più rischiosa si passa alla categoria successiva.
 
Qual è questa gerarchia?
Prima le azioni, poi i titoli subordinati, quindi le obbligazioni “senior” e infine i depositi superiori a 100.000 euro di piccole e medie imprese e privati.
 
Quando parlate di azioni e bond a rischio in caso di fallimento della banca, vi riferite a i titoli della banca stessa o a tutti quelli contenuti nel deposito titoli?
Ci riferiamo ai titoli della banca stessa. Se hai sue azioni o obbligazioni puoi perdere il tuo denaro, tutto o in parte, per salvarla dal crack. I titoli di altri emittenti resteranno sempre di tua proprietà
 
La soglia dei 100.000 euro che non verranno toccati in caso di bail-in è per correntista o no?
Sì, è per correntista: la Direttiva europea 2014/59 UE che ha introdotto il bail-in richiama la Direttiva 2014/49/UE, che specifica chiaramente che la soglia di 100.000 euro è da intendersi per correntista. In pratica, se hai il conto corrente cointestato con tua moglie, allora la soglia “protetta” in caso di bail-in si alza a 200.000 euro.
 
Ho un conto corrente in una banca diversa da quella sottoposta al bail-in con depositati più di 100.000 euro, devo preoccuparmi?
La liquidità depositata sul tuo conto corrente non verrà toccata, perché in caso di bail-in si ricorrerà al contributo dei correntisti della banca sottoposta a bail-in per il suo salvataggio. Per prudenza, ti raccomandiamo comunque, di non lasciare in giacenza su qualsiasi conto corrente più di 100.000 euro a intestatario.
 
Se ho obbligazioni “senior” sono più tutelato?
In caso di avvio della procedura di bail-in le tue obbligazioni contribuiranno a risanare la banca solo se il denaro raccolto con azioni e titoli subordinati non dovesse essere sufficiente a risanarla. Quindi, in caso di bail-in, sei più tutelato rispetto a chi possiede, per esempio, bond subordinati, ma non sei del tutto al sicuro.
 
Alla garanzia di 100.000 euro per depositante concorrono le somme depositate sui conti correnti, conti deposito e anche "time deposit"?
La garanzia offerta dal Fondo interbancario è per depositante e per banca. Per cui, se hai aperto un conto corrente e alcuni conti deposito presso la stessa banca, le cifre depositate su ciascuno di questi prodotti contribuiranno tutte al raggiungimento della soglia dei 100.000 euro garantiti dal Fondo per ogni correntista.
Ho un’obbligazione di una banca per cui è stato necessario ricorrere al bail-in, cosa rischio?
Di perdere quanto hai investito nell’obbligazione, ma solo se, quanto ricavato dal capitale azionario non sarà sufficiente a coprire il “buco”.
 
Quanto ho depositato sul conto deposito fa cumulo con quanto ho in giacenza sul conto corrente presso un’altra banca?
No, anche in questo caso vale il limite dei 100.000 euro per depositante e per banca. Nel malaugurato caso in cui entrambe le banche presso cui hai aperto un conto fossero oggetto di bail-in entrambe in contemporanea avrai comunque una garanzia di 100.000 euro a depositante per ogni banca.
 
Ho conto corrente e conto deposito presso la stessa banca, le somme depositate su entrambi concorrono al raggiungimento dei 100.000 euro garantiti dal Fondo interbancario?
Sì. Il limite dei 100.000 euro a correntista non è, in questo caso, fissato per il singolo prodotto finanziario, ma è da considerarsi per intestatario e si riferisce a un’unica banca. In pratica devi sommare tutti i soldi che hai depositato presso la stessa banca in conti correnti, conti deposito e anche includere le cifre depositate su certificati di deposito nominativi. Se la somma supera i 100.000 euro a correntista, questa eccedenza potrà essere colpita per salvare la banca in caso di difficoltà.

Ho un conto corrente con più di 100.000 euro depositati, che cosa devo fare?
Sposta la quota eccedente i 100.000 euro - cifra calcolata per correntista - su un conto corrente o deposito presso un’altra banca, oppure investili in un altro prodotto finanziario.
 
Ho investito in azioni diverse da quelle della mia banca, per la quale è stato deciso il bail-in, me le porteranno via?
No, resteranno di tua proprietà. Metti però in conto delle qualche lungaggine burocratica prima di rientrare in possesso dei tuoi titoli.
 
Ho un libretto postale, rischio di meno nel caso di bail –in?
Teoricamente sì. I Libretti postali – così come i Buoni postali – sono garantiti dalla Cassa depositi e prestiti, un po’ come dire che è direttamente lo Stato italiano a garantirti la restituzione del tuo denaro. Resta il fatto che, in caso di “bisogno” è sempre la Cassa depositi e prestiti a mettere mano al portafogli e a salvare le aziende italiane in difficoltà, per cui un minimo rischio resta sempre. Ti consigliamo, anche in questo caso, di non superare i 100.000 euro in giacenza sul libretto.
 
Il conto corrente delle Poste è più sicuro degli altri?
Il conto corrente di Poste italiane è garantito da Poste Italiane Spa e non da Cassa depositi e prestiti. Dunque, sempre sulla carta, ha una garanzia inferiore rispetto agli altri prodotti postali, garantiti dalla Cdp, ma, considerando che le Poste non fanno prestiti importanti alle aziende, sono teoricamente più sicuri di quelli della maggior parte delle banche italiane.
 
Ho un fondo pensione, cosa rischio?
In caso di bail-in il tuo fondo pensione non verrà toccato, sempre ovviamente che non abbia investito a sua volta in bond bancari coinvolti nel fallimento della banca. Ma trattandosi di un fondo è improbabile che il peso delle obbligazioni della banca in questione sia elevato.
 
E i fondi comuni?
Non verranno “aggrediti” in caso di bail-in.
 
Ho un rapporto di pronti contro termine con la mia banca, cosa rischio?
Se possiedi pronti contro termine che hanno come sottostante titoli emessi dalla banca oggetto del bail-in rischi di non vederti restituire la somma investita. Se, invece, hanno come sottostante un titolo di Stato, non verrai coinvolto nel bail-in. Al momento della sottoscrizione del pronti contro termine informati sulla natura delle obbligazioni sottostanti al contratto per non avere sorprese.
 
Ho attivato l’opzione portafoglio remunerato, cosa rischio?
Con la sottoscrizione dell’opzione portafoglio remunerato cedi in prestito alla tua banca i titoli (azioni, obbligazioni…) contenuti nel tuo dossier, per un periodo predefinito, in cambio di una remunerazione aggiuntiva. La proprietà degli strumenti finanziari coinvolti nel prestito passa alla banca per tutta la durata dell’operazione di prestito. Ne consegue che, se mentre la banca ha in mano i tuoi titoli dovesse fallire, tu perderesti quanto vi hai investito.