Scopri se la tua banca è sicura

 

Abbiamo detto "dati alla mano". Che cosa significa? Significa che abbiamo puntati i riflettori su due indicatori: common equity tier 1 (spesso lo trovi indicato come Cet1 ratio) e Total capital ratio. Entrambi rapportano il patrimonio al totale degli impegni assunti dalla banca, ma il primo è più “severo” nel definire il patrimonio. Il Cet1 ratio tiene in considerazione solo il capitale vero e proprio (quanto pagato all’emissione delle azioni e gli utili accumulati), il Total capital ratio considera anche altri strumenti, ad esempio alcuni tipi di bond subordinati, considerati “quasi-capitale”.

Questo capitale viene poi rapportato al totale degli impegni assunti dalla banca, ad esempio concedendo prestiti. In pratica, quindi, questi rapporti ti dicono quanto la banca è in grado di fronteggiare eventuali difficoltà nel recuperare i prestiti concessi.

 

Attento: questi due indicatori, da soli, non sono sufficienti a descrivere in tutto e per tutto lo stato di salute delle banche. Da un lato possono variare a seconda del campo di attività della banca (e in alcuni casi quindi risultare "dopati"), da un altro lato forniscono solo una “fotografia” statica della banca, senza tener conto del fatto che le cose poi possono cambiare, anche rapidamente (ad esempio Cassa di Risparmio di Bolzano ha già varato un aumento di capitale). Tuttavia, ed è il motivo per cui li abbiamo usati, hanno pure un pregio fondamentale: permettono un confronto facile e immediato.

 

Ovviamente si tratta di dati che messi così sono poco "palatabili" per un pubblico più vasto e così, come ti abbiamo indicato sopra, li abbiamo riassunti con delle stelle e con un numero. In questo indicatore c'è dentro tutto. Iniziamo dal numero: un punteggio pari a 100 indica che per gli indicatori esaminati la banca rispetta esattamente i limiti del 7% e del 10,5% (per uniformità, anche per le banche a cui la Banca centrale europea chiede limiti diversi). Il punteggio sale più la banca sta sopra questi valori in maniera proporzionale. Ad esempio se presenta valori pari al doppio di quanto richiesto dalla Banca centrale europea l'indice diventa 200. Morale, più il punteggio è alto e meglio è. Le stelle sono solo un modo per rendere questo punteggio leggibile: una stella a chi ha punteggio fino a 110, due stelle per chi ottiene tra 110 e 130, 3 per chi ha tra 130 e 150, 4 per chi ottiene da 150 a 200, 5 stelle per chi ha parametri più che doppi rispetto ai minimi stabiliti. Attento, però, non finisce qui: visto che non tutte le banche aggiornano con frequenza (semestrale o addirittura trimestrale) questi dati, ma alcuni si limitano al minimo di legge (una volta l'anno) abbiamo deciso di premiare chi era più solerte e ha pubblicato Cet1 e Total capital ratio almeno al 30 giugno 2015 se non addirittura al 30 settembre 2015. Come? Non potendo aggiungere una stella a chi era più virtuoso (portarle a sei non sarebbe stato comprensibile) ne abbiamo tolta una a chi non lo era. Abbiamo esentato da questo “taglio” le banche che fanno parte di un gruppo più grande che pubblica, durante l’anno, un resoconto. È un metodo penalizzante per le banche più piccole, ma è anche vero che rispetta la massima finanziaria : non conosco… non compro. Si tratta di soldi tuoi, la cautela non è mai troppa.

 

Qui di seguito trovi prima un breve elenco delle banche commissariate, quelle da cui ti diciamo di uscire, poi le altre, in ordine alfabetico. Hai il conto in una banca commissariata? Con flemma fai armi e bagagli. Hai un conto in una banca che viene valutata con 1 sola stella? Se non soddisfasse i requisiti patrimoniali minimi richiesti dalle norme - lo trovi indicato - anche in questo caso fai armi e bagagli: è vero che gli aumenti di capitale che ne raddrizzerebbero le sorti sono in dirittura d’arrivo, ma prudenza è saggezza. In tutte le banche con un rating di 1 stella l’affidabilità va costantemente tenuta sott’occhio: se sei avverso al rischio fai attenzione ai prodotti che prevedono dei vincoli all’uscita. Pensaci due volte prima di fare un prestito titoli o un pronti contro termine con, sottostanti, bond della banca stessa. Per tutte le altre banche sentiti relativamente protetto. Dico relativamente perché anche Monte Paschi – oggi 4 stelle – un anno fa dopo un aumento di capitale monstre aveva i conti a posto meritandosi 2 stelle e poi se li è bruciati in un anno di perdite. Ecco perché continueremo a fare questo lavoro di rating stellare. Seguici. Qualunque sia la tua banca non devi avere sue obbligazioni senza basarti su nostri consigli puntuali. Al momento il mercato non prezza correttamente questi titoli. Vendili indipendentemente dalle stelle della banca. Valuta sempre i costi del tuo conto corrente e sfrutta il nostro comparatore qui. Se non trovi la tua banca, è perché è appena stata salvata e ora, sulla carta è risanata, ma sono poche le informazioni disponibili. Non possiamo dirti nulla (nel dubbio vai altrove). Oppure è un marchio diffuso, ma non ha un bilancio a sé stante (prendi quello della controllante), oppure perché è una banca molto piccola e ha meno di dieci sportelli. In questo caso chiedile Cet1 e Total capital ratio e poi scrivici. Ti faremo sapere il nostro giudizio.