Prime gelate d’autunno

Grafico Euro
Grafico Euro
Recessione e inflazione, mix indigesto per le Borse
Da un lato le prospettive economiche sempre più incerte, tanto da non poter escludere l’ipotesi di recessione, dall’altro l’inflazione al galoppo che non permette alle Banche centrali di allentare la presa, costringendole anzi a politiche monetarie ancora più restrittive. Il risultato è una settimana ben poco brillante per le Borse, che un po’ in tutto il mondo, salvo limitate eccezioni, chiudono con un significativo passo indietro. E Piazza Affari non fa eccezione, con un bilancio in calo del 2%.
La moda va poco di moda?
Tra i settori che risentono particolarmente delle prospettive di frenata dell’economia c’è quello della moda, ma questo non significa necessariamente stare alla larga dai titoli del settore. Anzi, in alcuni casi il calo dei prezzi è un’occasione di acquisto. È il caso, per esempio, di VF Corporation, di cui ti parliamo a pagina 6, o di H&M (103,46 sek, Isin SE0000106270; -0,6% questa settimana) che ha pubblicato dati in chiaroscuro per il trimestre scorso, appesantito dalla sospensione delle attività in Russia. Altre volte, invece, le prospettive incerte sono un motivo in più per ribadirti il consiglio di vendere; è il caso, per esempio, di Inditex e di Salvatore Ferragamo.
Porsche, partenza col freno a mano tirato
Non è stata una partenza bruciante per Porsche AG (Isin DE000PAG9113), che ha iniziato le contrattazioni a Francoforte lo scorso giovedì e in questi primi due giorni ha prima messo a segno un lieve rialzo, per poi chiudere la settimana al prezzo dell’offerta iniziale (82,5 euro). Se non hai voluto, o potuto, partecipare all’offerta pubblica di acquisto, puoi ancora acquistare il titolo in Borsa. Nonostante il calo del 17,5% di questa settimana, ricordati di vendere le tue azioni Porsche VZ (57,88 euro; Isin DE000PAH0038) – è la holding che controlla Volkswagen, che a sua volta ha una partecipazione azionaria in Porsche AG (la vera e propria produttrice delle auto) che ora ha quotato in Borsa. Posche VZ uscirà dalla nostra selezione, sostituita da Porsche AG. Nulla cambia, invece, per il titolo Volkswagen (168,85 euro, Isin DE0007664005, -11,8% questa settimana): continua a far parte della nostra selezione di azioni, e il consiglio rimane invariato (mantieni).
La “tenuta” di Porsche AG nel suo debutto in Borsa è comunque da considerare come una buona notizia visto il contesto generale. Il settore auto, questa settimana, ha infatti registrato un calo del 5,5%.
Tecnologia poco connessa
Non è stata una settimana memorabile neanche per i titoli tecnologici: il settore semiconduttori perde il 4,9%. Apple (138,2 Usd, Isin US0378331005) fa peggio della media, con un calo dell’8,1%. Secondo voci non confermate, il gruppo non conta più produrre nel 2° semestre del 2022 i 96 milioni di iPhone 14 sperati, ma si limiterà a mantenere il suo obiettivo iniziale di 90 milioni di unità a causa di una domanda più debole del previsto. Secondo noi, comunque, il marchio della mela ha le risorse necessarie per superare l'attuale crisi economica senza troppi danni. Mantieni.
Monte paschi, tracollo da record
In un contesto già negativo per le banche, spicca Monte Paschi (Isin IT0005508921). Dopo il raggruppamento delle azioni (100 vecchie per una nuova) il titolo è già crollato, in una settimana, del 21,5% - il peggior titolo della settimana tra quelli della nostra selezione nonostante l’intervento di Borsa italiana che ha vietato gli ordini al meglio per arginare l’emorragia del titolo. Il motivo sono i dubbi, ancora una volta, sull’aumento di capitale, che potrebbe ulteriormente slittare di qualche giorno rispetto alla data prevista del 10 ottobre. La cifra è da brividi (2,5 miliardi, quando ai prezzi attuali Mps in Borsa ne vale meno di un decimo), e pur contando che 1,6 miliardi rappresentano la quota “di competenza” dello Stato, non sarà facile trovare investitori privati per gli altri 900 milioni. Le fondazioni bancarie sembrano nicchiare, e anche le trattative con i partner Anima e Axa (che in cambio della partecipazione all’aumento chiedono una revisione degli accordi commerciali) sono ancora in corso. Che fare? Anche se in forte perdita, vendi comunque. Non farti tentare dall’idea di partecipare all’aumento di capitale per ridurre il prezzo medio delle azioni: il rischio che l’aumento di capitale di Mps segua lo stesso copione di quello di Saipem è elevato. In questo clima, non stupisce che un po’ tutte le banche italiane, appesantite anche dalle notizie sui rialzi dei tassi, non abbiano brillato: Unicredit (10,46 euro, Isin IT0005239360) perde il 3,1%, Intesa Sanpaolo (1,7 euro, Isin IT0000072618) arretra del 3,5%. Anche per queste due banche, il consiglio è di vendere.
Anche Poste italiane (7,79 euro, Isin IT0003796171, -1,3% questa settimana) punta sempre più sulla tecnologia e su nuovi servizi. A sole due settimane dall’offerta su Sourcesense, ora punta su Net Insurance. Mantieni Poste; se hai azioni Net Insurance, aderisci. Ma non fermarti a queste poche righe: sul nostro sito abbiamo pubblicato un’analisi con tutti i dettagli.
L’indice delle banche europee ha segnato in settimana un -4,4%, quello delle banche italiane ha limitato i danni con un -2%.
Grazie alla sua buona salute finanziaria, TotalEnergies (48,28 euro, Isin FR0000120271, +3,8% questa settimana) annuncia un dividendo straordinario per fine anno e conferma l’aumento dei dividendi futuri. Mantieni.
Cambiamenti nei consigli |
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PORSCHE VZ 57,88euro Isin DE000PAH0038 |
M ➜ V |
M: mantieni; V: vendi |
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