Prezzo al momento dell’analisi (6/4/2023): 28,66 euro
Consiglio: mantieni
Anche se l’economia globale dovesse rallentare, secondo noi Veolia riuscirebbe a cavarsela. Innanzitutto, è saldamente posizionata in mercati (tecnologie idriche, gestione dei rifiuti, servizi energetici) trainati da normative ambientali sempre più stringenti. In secondo luogo, è poco sensibile ai cicli economici, grazie alla quota preponderante di contratti con enti locali (il 70% del suo fatturato è “protetto” grazie all’indicizzazione). Veolia ha, inoltre, la possibilità di orientare le sue tariffe in funzione dei costi. Beneficia, infine, della fusione con Suez, effettiva dal 2022, con sinergie a livello di costi che dovrebbero superare i 280 milioni di euro (146 milioni del 2022), tanto che, di questo passo, l’obiettivo di 500 milioni entro il 2025 sarà, a nostro avviso, centrato o addirittura superato. Veolia dovrà, però, controllare il livello di indebitamento, salito a oltre il 200% dei fondi propri con l’acquisizione di Suez.