Prezzo al momento dell’analisi (2/6/2023): 1.055 pence
Consiglio: mantieni
Nel 2022/23 (l’anno fiscale termina il 31/3) l’utile per azione (senza elementi straordinari) di National Grid è cresciuto del 7% a 69,7 pence. L’aumento delle tariffe negli Usa (56% del fatturato) e dei ricavi da interconnessione (tra UK e Europa continentale) hanno permesso di compensare gli aumenti dei costi, inclusi quelli finanziari lievitati con l’acquisizione di Western Power Distribution nel 2021. Nel 2022/23 il gruppo ha investito 7,7 miliardi di sterline, il 15% in più rispetto al 2021/22, e questo ritmo non dovrebbe rallentare. L’obiettivo è, infatti, di investire in totale 40 miliardi di sterline nel periodo 2021-2026. Tuttavia, per l’anno fiscale in corso, il management si aspetta una leggera flessione degli utili a causa di cambiamenti a livello fiscale nel Regno Unito (impatto negativo di 6-7 pence per azione). Abbassiamo quindi le stime sull’utile per azione a 70 pence per il 2023/24 e a 73 pence per il 2024/25.