Prezzo al momento dell’analisi (10/11/2023): 55.41 euro
Consiglio: mantieni
Nel 3° trimestre, malgrado il calo del 3,4% dei volumi di vendita, il fatturato di AB Inbev è salito del 5% (senza cessioni, acquisizioni ed effetti di cambio). L’utile corrente per azione è sceso, però, del 4,9%, penalizzato da sfavorevoli effetti di cambio. Il gruppo beneficia ancora della tendenza al rialzo dei prezzi, poiché la birra, anche quella “premium”, resta un “lusso accessibile”. Inoltre, grazie alla soddisfacente liquidità, potrà continuare a ridurre il debito e acquistare azioni proprie. AB InBev non alza, però, l’obiettivo sulla crescita dell’utile industriale (in Usd), ancora compreso tra +4% e +8% sia per il 2023, sia nel medio termine e non promette mari e monti coi dividendi. A preoccuparla è ancora il calo dei ricavi in Nord America (-12,7% nel 3° trimestre senza cessioni, acquisizioni ed effetti di cambio) e la redditività industriale che, in totale, resta sotto pressione (al 24,7% su 9 mesi).