Prezzo al momento dell'analisi (27/11/2023): 15,03 euro
Consiglio: mantieni
Forte di risultati trimestrali che, seppure in calo, hanno consentito al management di alzare le stime sull’utile industriale dell’intero 2023, Eni lavora su più fronti sia per tutelare la propria attività da eventuali emergenze, sia per svilupparsi in nuove direzioni. Sul primo aspetto, è di oggi la notizia di un accordo con la società elvetica Open Energy Platform AG (Open EG) per garantire il flusso di gas alla Svizzera e all’Italia anche in caso di interruzioni dei flussi di gas dalla Germania. Sul secondo fronte, Eni ha da poco stipulato un accordo con Saipem per lo sviluppo della bioraffinazione, sia trasformando alcune raffinerie tradizionali, sia sviluppando nuove bioraffinerie. Anche alla luce di queste notizie, appare credibile il relativo ottimismo dei vertici dopo i conti dei primi nove mesi dell’anno: periodo che si è chiuso con utili di 1,35 euro per azione, a fronte dei 3,74 euro per azione dei primi nove mesi del 2022, ma che dà prova di una buona resistenza se si considera che, rispetto ai primi nove mesi dello scorso anno, il prezzo medio del petrolio è sceso del 22% e quello del gas addirittura del 67%. Contando su un buon quarto trimestre, stimiamo un utile 2023 pari a 2,48 euro per azione, mentre per il 2024 e il 2025 stimiamo utili pari rispettivamente a 2,35 e 2,18 euro per azione. Anche ai prezzi attuali, l’azione merita, a nostro avviso, di essere mantenuta in portafoglio: confermiamo il consiglio.