Prezzo al momento dell’analisi (17/11/2023): 2 euro
Consiglio: mantieni
Nei primi 9 mesi del 2023 l’utile industriale di Iren (prima di spesare la quota parte di costi pluriennali) è risultato in crescita del 13% grazie al recupero della redditività e all’integrazione delle società acquisite, bilanciati, però, da costi in crescita per via dell’inflazione. Questo dato, una volta ripulito della quota parte dei costi pluriennali è, invece, cresciuto solo dell’1% per via degli accantonamenti al fondo rischi dovuti al decreto-legge Sostegni ter che pone un tetto ai prezzi dell’energia da fonti rinnovabili. L’utile netto è, invece, cresciuto del 26%, sfruttando un forte decremento delle imposte pagate (-37,8%). In questo contesto, le nostre stime di utile 2023 a 0,20 euro (0,22 nel 2024 e 0,24 nel 2025) ne fanno un titolo con multipli migliori del settore. Il momentum è, però, neutro e la qualità dei bilanci è “media”. Vista la crescita del titolo da inizio anno preferiamo confermarti il nostro consiglio.