Prezzo al momento dell’analisi (15/12/2023): 1.066 pence
Consiglio: mantieni
Nel 1° semestre 2023/24 (l’anno fiscale termina il 31/3) l’utile per azione di National Grid è sceso del 27% annuo, ma solo perché nel 1° semestre 2022/23 aveva beneficiato dei ricavi da vendite immobiliari, del contributo di 2 mesi della controllata NECO, ceduta a maggio 2022, e di un indennizzo assicurativo. In più, nel 1° semestre dell’anno fiscale in corso ha pagato il calo degli utili delle imprese con cui ha accordi e l’aumento delle imposte (aliquota fiscale al 25% dal 1° aprile 2023) e ha investito 70 milioni di sterline in più rispetto al 2022/23. Per tutto il 2023/24 l’obiettivo resta quello di investire oltre 8 miliardi di sterline in infrastrutture per la transizione energetica. Il management ha, infine, rafforzato di 2 miliardi di sterline (per raggiungere 42 miliardi) il suo piano di investimenti per il 2021-26, che dovrebbe favorire anche la crescita dell’utile per azione (ritmo compreso tra il 6% e l’8% annuo).