Prezzo al momento dell'analisi (10/01/2024): 14,88 euro
Nel complesso si tratta di notizie positive, ma non tali da modificare il nostro giudizio: mantieni.
Plenitude, la controllata di Eni attiva nel mercato dei clienti al dettaglio e in particolare nella produzione di energia da fonti rinnovabili, ha firmato un accordo con la portoghese EDP Renovaveis (EDPR) per acquisire l’80% di tre impianti fotovoltaici situati negli Usa e già operativi. Con questi tre impianti, della capacità complessiva di 478 megawatt (di cui 382 di competenza di Plenitude), il gruppo consolida la presenza sul mercato americano e raggiunge un totale di 1,2 gigawatt di capacità installata: c’è ancora molta strada da fare per raggiungere l’obiettivo dei 7 gigawatt che il gruppo si è posto per il 2026, ma è comunque un passo nella giusta direzione. Nel frattempo, sul fronte finanziario, Eni ha collocato un nuovo bond decennale a tasso fisso destinato a investitori istituzionali: collocamento avvenuto senza intoppi, anzi la richiesta ha raggiunto i 5 miliardi a fronte di un importo di emissione fissato a 1 miliardo. L’importo dell’emissione, pur essendo di tutto rispetto, è comunque minoritario rispetto all’indebitamento totale di Eni: considerato anche il costo per interessi (poco meno del 3,9%, non lontano da quanto pagato su altri prestiti) confermiamo le nostre stime sull’utile 2024 e 2025 rispettivamente a 2,35 e 2,18 euro per azione. In attesa della pubblicazione dei conti, per il 2023 da poco concluso stimiamo utili di 2,48 euro per azione. Confermiamo il nostro consiglio.