C’è Spazio per guadagnarci?

Investire nello Spazio
Investire nello Spazio
Il valore delle attività legate alla presenza umana nello Spazio (non solo i viaggi, ma anche satelliti che orbitano attorno alla terra per favorire le comunicazioni) dovrebbe raggiungere i 1.000 miliardi di euro nel 2030, con una crescita media annua, rispetto al 2023, di circa l’11%. Sono prospettive di crescita interessanti, sostenute non solo dalle ambizioni dei Paesi del Medio Oriente (Emirati Arabi, soprattutto), ma anche dagli investimenti da parte europea: per esempio, l’Agenzia spaziale europea ha aumentato del 10% rispetto al 2023 gli investimenti previsti nel 2024 per l’osservazione della Terra, la navigazione satellitare… C’è modo di approfittarne puntando su azioni quotate in Borsa coinvolte nell’economia spaziale?
Le società dello Spazio non si sono comportate bene in Borsa. Per esempio, l’Etf Procure Space (4,12 euro; Isin IE00BLH3CV30), che raccoglie circa 30 società del settore, dalla nostra ultima analisi della primavera del 2022 (n° 1461) ha perso circa il 28% in Borsa (sullo stesso periodo le Borse mondiali, in euro e dividendi inclusi, hanno mediamente guadagnato il 9%). Le azioni del settore hanno sofferto l’aumento repentino dei tassi: i progetti d’esplorazione spaziale richiedono ingenti investimenti e i ritorni attesi possono essere lontani nel tempo. Questo incide sulla redditività, al punto che alcune non son riuscite a stare in piedi: pensa al fallimento di Virgin Orbit o al deterioramento delle condizioni finanziarie di Astra Space (entrambe fanno/facevano razzi lanciatori) che l’han portata in autunno a sfiorare il fallimento nonostante i licenziamenti già effettuati. Non tutte le società legate allo Spazio, però, hanno registrato difficoltà (vedi i due paragrafi seguenti) e questo ci lascia speranzosi sulle possibilità di recupero. I rischi, però, sono elevati e al momento, considerate anche le azioni presenti nell’Etf (vedi qui a fianco) consigliamo di limitarti a mantenere le quote, ma di non acquistarne più.
Tra le società che meglio si sono distinte c’è l’israeliana Gilat (5,93 Usd – è quotata al Nasdaq; Isin IL0010825102), che fa sistemi di ricezione per trasmissioni satellitari. Ha chiuso il terzo trimestre dell’anno (ultimi dati disponibili) con una crescita dei ricavi del 6% sullo stesso periodo dell’anno prima e degli utili industriali (al netto delle componenti straordinarie) di circa il 30%. Ma non è stato un fenomeno isolato: il 2023 dovrebbe essersi chiuso con una crescita dei ricavi del 13% e dell’utile industriale del 43% e, dopo anni difficili, finalmente in utile. Ciò nonostante, le azioni Gilat non potevano che risentire del generale andamento negativo del settore e, dalla nostra analisi della primavera del 2022, pur facendo un poco meglio dell’Etf, hanno perso, in euro, circa il 22%. Ci pare una penalizzazione eccessiva, anche alla luce dei contratti recentemente siglati con la Difesa Usa e del rilancio d’immagine varato dai vertici. Alcuni indicatori di convenienza sono migliori di quelli di altre società del settore, ma non possiamo non considerare i rischi elevati, ulteriormente aumentati a causa della guerra in Medio Oriente – la principale fabbrica del gruppo è proprio in Israele. Per questi rischi, suggeriamo di limitarti a mantenere le azioni che hai già acquistato in passato, ma di non acquistare ora.
La SpaceX di Elon Musk nel 2023 ha registrato il record di quasi 100 lanci. Né SpaceX (razzi lanciatori), né Starlink (sistema satellitare) sono al momento quotate in Borsa – non puoi comprare tali azioni. SpaceX è stata a lungo una società in perdita e solo nel 2023, stando a indiscrezioni, avrebbe registrato utili. La dice lunga sui rischi a breve termine del settore. |
Nell’Etf Procure Space ci sono anche colossi della Difesa e colossi come Airbus e Boeing (hanno delle attività spaziali). Soprattutto su quest’ultima società, però, c’è il peso delle indagini in corso per l’aviazione civile (vedi n° 1542). Per questo meglio essere prudenti. Non consigliamo nemmeno l’Etf VanEck Space Innovators (20,07 euro; Isin IE000YU9K6K2): è meno scambiato e tra i principali titoli c’è una società di telecomunicazioni taiwanese. |
Nonostante il miglioramento dei risultati di bilancio, dal primo consiglio dato nel febbraio del 2021 (vedi n° 1400) le azioni Gilat registrano una perdita, in euro e dividendi inclusi, del 42%, contro un calo delle altre azioni del settore di circa il 26% e un progresso delle Borse mondiali di quasi il 30%. La penalizzazione è pesante, ma i rischi anche molto elevati. Per questo limitati a mantenerle. |
Le azioni Iridium Communications sono state consigliate a febbraio e luglio 2021 (vedi n° 1400 e 1422) e nella primavera del 2022 (vedi n° 1461): i risultati sulle azioni che ancora hai nel tuo portafoglio sono, in euro e dividendi inclusi, rispettivamente -14,7%, +4,4% e +2,2%. Considerando che sulla vendita della prima metà, a novembre 2022, hai guadagnato tanto (+29% dal primo consiglio di febbraio 2021) l’investimento è comunque andato bene, considerando le difficoltà del settore. |
Anche un’altra società che avevamo suggerito in passato, la Iridium Communications (37,26 Usd; Isin US46269C1027) ha registrato risultati commerciali buoni nel 2023 – ricavi dei primi nove mesi in crescita di circa il 13% rispetto allo stesso periodo del 2022 – ma le azioni sono state bastonate: dalla nostra ultima analisi del novembre 2022 (vedi n° 1485), in cui ti avevamo consigliato di vendere metà delle azioni della società che avevi in mano, il titolo ha perso circa il 28% (in euro e dividendi inclusi). Se è vero che il gruppo ha visto ricavi in crescita, è anche vero che i ritmi sono stati al di sotto delle aspettative – in particolare, nel terzo trimestre, il +7% è circa la metà di quanto ci si aspettasse – è stato perso l’accordo con Qualcomm e, gravato dagli oneri finanziari, i bilanci sono tornati in perdita. Si tratta di una grande delusione e la situazione, tra la concorrenza sempre più forte dei satelliti di Starlink e il rischio che l’attesa riduzione dei tassi d’interesse possa slittare un po’ nel tempo, ci sembra ancora più rischiosa. Nonostante il calo, vendi definitivamente tutte queste azioni.
Prezzi al 19/1/24
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