Un lento risveglio: la settimana delle Borse

La settimana dei mercati
La settimana dei mercati
Il 2023 si era chiuso con la speranza che nel 2024 si potesse vedere presto un allentamento dei tassi d’interesse, a favore della crescita economica. Nella prima settimana del nuovo anno i mercati hanno iniziato a mostrare qualche dubbio in tal senso, condizionati dal rialzo dell’inflazione, dalla tenuta del mercato del lavoro americano e dalle parole di alcuni esponenti della Banca centrale Usa che hanno ulteriormente raffreddato le aspettative su un taglio del costo del denaro a brevissimo termine.
Si tratta di una piccola delusione, soprattutto in un momento in cui i dati sull’andamento dell’attività manifatturiera, per quanto in miglioramento, segnalano comunque delle difficoltà. In ogni caso, non si può parlare di panico – in tal senso hanno aiutato i dati sul miglioramento delle attività legate ai servizi in Cina – ma piuttosto di una piccola pausa di riflessione dopo la corsa delle ultime settimane del 2023 e in attesa che cominci la stagione dei conti trimestrali societari, che tanto ha sostenuto le Borse nell’anno scorso.
Le nostre strategie d’investimento sono confermate.
Ecco l’andamento della settimana per le Borse consigliate (prima in valuta locale e poi in euro)
Australia: -1,3%; -2%
Canada: +0,1%; -0,4%
Cina: -2,6%; -2%
Corea: -2,9%; -4,4%
Giappone: -0,3%; -1,8%
Indonesia: +1,4%; +1,3%
Messico: -2,1%; -1,2%
Regno Unito: -0,6%; +0,1%
Stati Uniti: -1,5%; -0,9%
Svizzera: +0,4%; +0,4%
Il raffreddamento delle speranze su un’accelerazione nel ribasso dei tassi d’interesse ha pesato sull’andamento dei titoli che più avevano beneficiato di tali speranze nel 2023, quelli del settore tecnologico – per esempio, l’indice Nasdaq, che ne racchiude tanti, ha chiuso la settimana con una perdita del 3,2%.
A pesare su questo risultato il calo del 5,9% registrato dalle azioni Apple (181,18 Usd; Isin US0378331005) dopo che sul mercato sono stati avanzati subbi sull’andamento delle vendite degli iPhone (le scorte nei magazzini sarebbero superiori alle previsioni) e dopo che il gruppo è stato obbligato a sospendere temporaneamente la vendita di alcuni modelli di Apple Watch negli Usa a causa di una disputa sulla violazione di alcuni brevetti. Non riteniamo sia il caso di spaventarsi, ma nemmeno di approfittare dei cali: limitati a mantenere le azioni Apple che già hai.
Spostandoci in Europa, nel settore c’è da segnalare il -5,5% delle azioni ASML Holding (644,20 euro; Isin NL0010273215): le Autorità olandesi hanno bloccato l’imminente consegna di attrezzature per la produzione di semiconduttori a clienti cinesi. I vertici del gruppo hanno indicato che queste ultime restrizioni non avranno comunque un impatto importante sui risultati. Vista la sua posizione quasi monopolistica in un’area ad alto potenziale di crescita, le prospettive restano positive: acquista.
Ribasso del 11% per Melexis (81,2 euro; Isin BE0165385973): il gruppo belga produce ancora soprattutto microchip per auto e ha pagato l’allarme lanciato da Mobileye (offre soluzioni per la guida autonoma) sull’andamento delle vendite nei prossimi mesi per effetto delle scorte elevate dei propri clienti. Secondo noi, si stratta di un fattore temporaneo, che non rimette in discussione le prospettive a lungo termine di Melexis. Acquista.
Per quanto in calo, il settore telefonico è riuscito a contenere i ribassi (-0,9%) grazie al +4,5% registrato dalle azioni Telefónica (3,69 euro; Isin ES0178430E18): il gruppo spagnolo ha raggiunto un accordo con i sindacati su un piano di licenziamenti di circa il 20% della sua forza lavoro in Spagna, Paese che genera il 30% del suo utile industriale. Per finanziare questo piano il gruppo metterà a bilancio un accantonamento di 1,3 miliardi di euro (al lordo delle imposte) nei conti del 1° trimestre 2024, ma prevede risparmi sui costi pari a 285 milioni di euro all’anno a partire dal 2025. Se hai queste azioni, puoi mantenerle.
Addirittura positivo il bilancio medio delle azioni bancarie europee (+0,7%), grazie alla prospettiva di tassi d’interesse elevati ancora a lungo e alle rinnovate voci di possibili matrimoni nel settore bancario italiano: in particolare, da fonti governative si è espresso ottimismo per una soluzione della questione del Monte Paschi (3,33 euro; Isin IT0005508921) – lo Stato deve uscire dal capitale della banca – e questo ha spinto le azioni del gruppo senese in rialzo del 9,5% in settimana. Come abbiamo avuto modo di dire più volte, la situazione di Monte Paschi è effettivamente migliorata, ma per ora tutti i possibili compratori latitano e il Governo potrebbe essere costretto a procedere con ulteriori vendite di azioni in Borsa, piuttosto che trovare una controparte a cui affidare il controllo della banca. Il consiglio non cambia: vendi.
Ottimo andamento anche per un settore tradizionalmente “difensivo” come quello della farmacia, le cui azioni hanno mediamente guadagnato il 2,3%. A trascinarle il +6,5% delle azioni Novartis (90,41 franchi svizzeri; Isin CH0012005267) che ha siglato accordi per ottenere i diritti su diverse terapie innovative. Tutto questo conferma le prospettive di crescita di cui ti parliamo a pagina 6. Consigli confermato: acquista.
Continuano le tensioni a livello geopolitico, ma per ora il prezzo del petrolio non vola – quello di qualità brent ha chiuso la settimana a circa 79 dollari al barile, in rialzo dell’1,7%. A pesare, anche i piani di diverse compagnie per aumentare le estrazioni di petrolio (vedi qui i dettagli sulla strategia di BP). Le azioni del settore hanno guadagnato, in media, lo 0,5%.
Guadagno dello 0,8% per le azioni Chevron (150,40 Usd; Isin US1667641005) ottenuto nonostante il gruppo abbia annunciato che contabilizzerà nel 4° trimestre 2023 un onere compreso tra 3,5 e 4 miliardi di Usd (circa 1,9 Usd per azione) per le attività di esplorazione/produzione in California (annullati alcuni investimenti per le norme dello Stato). Ciò, però, non avrà impatto sulla liquidità di Chevron e, quindi, sui dividendi e sugli acquisti di azioni proprie. Il mercato è parso rincuorato, ma noi restiamo prudenti con il nostro consiglio: limitati a mantenere le azioni.
Anche Exxon Mobil (102,63 Usd; Isin US30231G1022) metterà a bilancio degli oneri per 2,5 miliardi di Usd per le stesse motivazioni di Chevron. E anche in questo caso non vediamo contraccolpi sulla capacità di pagare i dividendi. Le azioni Exxon hanno chiuso la settimana in rialzo del 2,7%: se le hai, puoi mantenerle.
@Claudio Non ti preoccupare se per alcuni certificate quotati su Borsa italiana vedi scambi giornalieri molto limitati o addirittura assenti: è sempre prevista la presenza di un operatore professionale (liquidity provider) che permette la conclusione della compravendita a un prezzo “aggiornato”.
@Marco Comprare azioni sulle Borse estere costa, in genere, in termini di commissioni di più rispetto all’acquisto su Piazza Affari. È sempre, però, preferibile acquistare azioni estere sul listino principale per evitare problemi o ritardi in caso di operazioni straordinarie come un aumento di capitale.
@Vittorio Se ottieni minusvalenze azionarie già in questi primi giorni del 2024 potrai comunque continuare a sfruttarle fino alla fine del 2028 – valgono fino al 31 dicembre del 2028. Le minusvalenze azionarie possono essere usate per compensare plusvalenze su altre azioni ma non su fondi/Etf azionari.
Variazioni settimanali su prezzi al 5/1/24
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