Prezzo al momento dell’analisi (15/3/2024): 1,67 euro
Consiglio: mantieni
Nel 2023 il calo del costo dell’energia ha portato a una flessione sia del fatturato (-36%) sia dei costi operativi (-43%). L’Ebitda (l’utile industriale prima di spesare la quota parte dei costi pluriennali) è cresciuto di circa il 30% e l’utile netto sale di oltre il 60%. A2A ha presentato il piano 2024-2035 in cui prevede una crescita dell’Ebitda a 2,2 miliardi nel 2026 e oltre i 3,2 miliardi nel 2035 (contro 1,9 miliardi nel 2023). L’utile “ordinario”, che nel 2026 è stato di 635 milioni, dovrebbe attestarsi a 600 milioni nel 2026 e superare il miliardo nel 2035 con una crescita annua dei dividendi a un ritmo del 3% annuo. Per il futuro stimiamo un utile per azione di 0,18 euro sia nel 2024, sia nel 2025. A livello di multipli A2A inizia a essere conveniente, ma la previsione di utili quasi piatti nei prossimi anni, unita al momentum neutro, ci invitano alla prudenza. Per questo motivo, confermiamo valutazione e consiglio.