Prezzo al momento dell’analisi (7/3/2024): 56,14 euro
Consiglio: mantieni
Malgrado una crescita del fatturato (senza cessioni/acquisizioni ed effetti di cambio) del 7,8%, trainata dall’aumento dei prezzi, nel 2023 l’utile per azione (senza elementi straordinari) di AB Inbev è sceso del 2,1%, a causa degli sfavorevoli effetti di cambio e del calo al 24,6% del margine industriale (rapporto tra utili industriali e fatturato). Anche se il debito resta elevato, il gruppo dovrà necessariamente rilanciare il mercato nord-americano (-9,5% il fatturato nel 2023), senza però trascurare l’America centrale e meridionale o il Pacifico asiatico, che lancia segnali positivi. Certo, la congiuntura economica difficile potrebbe dirottare i consumatori verso i suoi marchi “premium” (in crescita di oltre il 10% nel 2023), meno cari dei superalcolici, ma non è scontato. Non per nulla, il gruppo non cambia le stime sulla crescita dei risultati nel 2024 e a medio termine (tra +4% e +8% l’utile industriale).