La settimana delle Borse: la primavera parte a passo di carica

Settimana delle Borse
Settimana delle Borse
La settimana ha visto quasi tutte le Borse mondiali in rialzo (vedi qui sotto) e vicine a nuovi record, compresa Piazza Affari. Cosa ha mosso i mercati? Ancora una volta, le Banche centrali, e questa settimana in particolare la Fed, tanto che non a caso anche Wall Street è tra le Borse migliori. Le dichiarazioni della Banca centrale, che ha rivisto al rialzo le stime sulla crescita Usa, hanno confermato lo scenario sperato dai mercati: un’uscita dalla stagione di rialzi dei tassi senza passare da una recessione, anzi con un’economia che continua a macinare. I tagli ai tassi, magari, non sono dietro l’angolo della prossima riunione, ma la prospettiva di tre sforbiciate da qui a fine anno rasserena gli investitori. Il punto debole è che in questo clima di ottimismo può bastare poco a portare le Borse a un brusco risveglio: non farti perciò prendere dall’euforia e continua a investire in maniera diversificata seguendo una delle nostre strategie che trovi qui https://www.altroconsumo.it/investi/la-nostra-strategia.
Ecco l’andamento della settimana per le Borse consigliate (prima in valuta locale e poi in euro).
Australia: -2,3%; -2,7%
Canada: +0,4%; +0,5%
Cina: +1%; +1,7%
Corea: -0,5%; -0,7%
Giappone: -2,5%; -3,2%
Indonesia: -1,5%; -0,9%
Messico: +2,4%; +3,7%
Regno Unito: +0,9%; +0,4%
Stati Uniti: -0,1%; +0,5%
Svizzera: +0,3; invariata
Tra i settori più brillanti della settimana c’è quello tecnologico, grazie a due colossi del settore. Il primo è Nvidia (942,89 usd, Isin US67066G1040) che chiude con un +7,3% la settimana in cui ha presentato i nuovi processori legati all’intelligenza artificiale, settore in cui è leader indiscusso. Molte delle novità annunciate, tuttavia, non rappresentano una grossa sorpresa, e la crescente concorrenza nel settore ci spinge alla prudenza: mantieni. Il secondo è Alphabet (150,77 usd; Isin US02079K3059) che festeggia con un +6,8% settimanale le voci di trattative con Apple per integrare il suo strumento di intelligenza artificiale generativa Gemini nei suoi iPhone. A questi livelli Alphabet è correttamente valutata, limitati a mantenere. E Apple? Il titolo (172,28 usd; Isin US0378331005) non ha beneficiato di queste voci e chiude la settimana con un -0,2%. Ad azzopparlo sono state due docce fredde: prima il patteggiamento da 490 milioni di dollari con alcuni azionisti che l’avevano denunciata per dichiarazioni non veritiere sull’attività in Cina, poi la notizia secondo cui il Governo Usa vuole portare in tribunale il gruppo per violazione delle leggi Antitrust sul mercato degli smartphone. Se la prima delle due notizie ha un impatto marginale sui conti, la seconda apre scenari più incerti, perché potrebbe obbligare il gruppo a modificare il suo modello di attività: limitati a mantenere.
Fuori dal coro positivo il settore lusso, dopo l’annuncio di Kering di risultati inferiori al previsto. Le vendite del 1° trimestre si contrarranno del 10%, con un -20% del marchio di punta, Gucci, su cui pesa la debolezza del mercato asiatico (in particolare la Cina). Il clima negativo ha investito anche le società presenti nella nostra selezione, come LVMH (828,60 euro, Isin FR0000121014), ma il calo (-3,9% questa settimana) non è tale da rendere il titolo interessante, perciò il consiglio non cambia: vendi. Restando nel settore, è partita l’offerta pubblica di acquisto di Crown Bidco sulle azioni Tod’s (42,82 euro, Isin IT0003007728), operazione di cui ti avevamo già parlato un mese fa. L’offerta, che durerà fino all’8 maggio, prevede un corrispettivo di 43 euro per azione; considerato che il prezzo è sostanzialmente allineato a quello di Borsa, che aderendo all’Opa eviti le spese bancarie di vendita e che lo scopo dell’operazione è togliere il titolo dal listino, per cui in seguito avresti difficoltà a liberartene, il nostro consiglio è di aderire all’Opa, dandone comunicazione alla tua banca.
Nell’ambito del settore tecnologico, questa settimana ci sono da registrare un +4,7% per il comparto dei semiconduttori e un +2,9% per quello dei software.
Altra nota stonata è Accenture (337,50 usd; Isin IE00B4BNMY34), che in settimana arretra del 9,9%. Il mercato, non abituato a ricevere delusioni da Accenture, non ha gradito la revisione al ribasso degli obiettivi 2023/2024: malgrado un 2° trimestre in linea con le attese, Accenture conta ora su una crescita tra l’1% e il 3% per 2023/24 (non più tra +2% e +5%) per il fatturato e tra il 3% e il 5% (non più tra +3% e +6%) per l’utile per azione, a causa della prudenza dei suoi clienti nell’attuale contesto di incertezza economica e geopolitica. Noi restiamo, comunque, ottimisti. I contratti conclusi, seppur in calo del 2% annuo rispetto al record del 2° trimestre 2022/23, restano ben al di sopra del livello del fatturato e consentono di sperare in una forte crescita nei prossimi anni. In più i crescenti bisogni di consulenza per l’intelligenza artificiale rappresentano un importante vettore di crescita. Lo scivolone non rimette in discussione il consiglio: acquista.
Se il piano industriale di Terna è stato ben accolto dal mercato (+3,3% questa settimana), l’accoglienza è stata opposta per il piano di Poste Italiane (11,44 euro, Isin IT0003796171, -2,4% questa settimana). Il piano prevede un aumento dei dividendi e una nuova “SuperApp” personalizzata, ma il mercato non ha gradito le indicazioni sugli utili. Il nostro consiglio non cambia: mantieni.
Ubs un anno dopo CS: e ora?
Da quando, un anno fa, UBS (27,97 chf, Isin CH0244767585) ha acquisito la connazionale Credit Suisse (CS), il titolo è rimbalzato di quasi il 60%. Il gruppo beneficia in Borsa dei primi successi legati alla ristrutturazione: accelerazione delle riduzioni dei costi, revisione al rialzo degli obiettivi finanziari, vendita degli attivi più rischiosi legati alla banca d’investimento. Anche se il suo profilo è destinato ad evolvere ulteriormente, la direzione è ormai tracciata: l’attività gestioni patrimoniali resta al centro dei suoi interessi e lo sviluppo negli Usa rappresenterà il suo asse di crescita. Il piano di battaglia è, quindi, ben delineato, ma non privo di rischi visto anche il fallimento dei progetti negli Usa delle concorrenti Barclays, HSBC e Deutsche Bank negli ultimi anni. Mantieni
@Alessandro Il codice Isin IT0000336518 era quello delle azioni Juventus prima del raggruppamento azionario dello scorso gennaio. Dopo il raggruppamento (un’azione nuova ogni 10 vecchie) il codice Isin è diventato IT0005572778. Per negoziare l’azione devi ora far riferimento a questo codice, ma ricorda che non è un titolo che noi consigliamo.
@Fabrizio Il modo più veloce per essere informato sui cambi di consiglio nella nostra selezione di azioni è attivare il servizio di alert, con cui riceverai un’e-mail ogni volta che c’è un nuovo consiglio di acquisto o di vendita. Potrai così agire “in tempo reale”. Per attivare gli alert, clicca sulla campanella in alto a destra nella home page del sito.
@Rosario Se, com’è probabile, con la tua banca operi in regime amministrato, non devi includere le tue azioni nella dichiarazione dei redditi: è la banca che si occupa al posto tuo delle incombenze fiscali. Diverso è invece il caso delle criptovalute: nell’apposita sezione sul sito trovi alcune analisi dedicate proprio alla fiscalità di questi strumenti.
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