Prezzo al momento dell'analisi (21/05/2024): 23,47 euro
L’azione resta correttamente valutata: mantieni.
Nei primi tre mesi dell’anno Generali registra “volumi” in crescita sia nel ramo vita, sia nel ramo danni, ma la crescita non si è riflessa allo stesso modo nella redditività. Nel ramo vita, le buone notizie riguardano il segno più per la cosiddetta raccolta netta (cioè il saldo tra i nuovi capitali raccolti e quelli ritirati dai clienti) e il +28,4% del dato relativo ai “premi” (cioè il totale dei capitali raccolti), ma il risultato operativo non cresce allo stesso ritmo. Nel ramo danni, i premi raccolti presso la clientela (in sostanza, quello che pagano i sottoscrittori delle polizze) registrano un +10,9%, ma il rapporto tra le spese strettamente legate all’operatività in questo ramo e i volumi raccolti (in gergo, questo rapporto si chiama combined ratio) aumenta dal 90,7% di un anno fa al 91% oggi: può sembrare una variazione minima, ma in realtà è sufficiente perché il +10,9% dei volumi si trasformi in un più modesto +2,4% per l’utile operativo. Nel complesso, i dati sono in linea con le nostre attese: confermiamo le nostre stime sull’utile 2024 e 2025 rispettivamente a 2,45 e 2,5 euro per azione (2,65 nel 2026). Confermiamo anche il consiglio.