La settimana delle Borse: nella morsa tra dazi e tecnologia

settimana delle Borse 1592
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A fronte della domanda su quale sia l’elemento più forte che ha influenzato i mercati in questi giorni, ci sarebbe l’imbarazzo della scelta. Già a inizio settimana le Borse hanno dovuto far fronte allo tsunami che ha sconvolto il settore tecnologico con la concorrenza nel campo dell’intelligenza artificiale arrivata da Deepseek. Anche il tema dei dazi, tuttavia, non è stato da meno: se la scorsa settimana il lunedì era partito male per colpa della tecnologia, al momento in cui scriviamo (lunedì 3 febbraio) le Borse hanno di nuovo cominciato la settimana col piede sbagliato a causa dei dazi imposti dagli Usa a Canada, Messico e Cina, innestando una guerra commerciale e contromosse. Tra intelligenza artificiale e dazi, due incognite così grandi da far passare quasi in secondo piano temi che, altrimenti, avrebbero catalizzato l’attenzione: dagli annunci delle Banche centrali (la Bce ha tagliato i tassi, la Fed no, come previsto) alle ultime mosse sul risiko del settore bancario italiano, con Unicredit (44,42 euro, Isin IT0005239360, mantieni) che muove su Generali (30,63 euro, Isin IT0000062072, mantieni) e Mediobanca (15,83 euro, Isin IT0000062957, vendi) che respinge l’offerta di Mps (6,21 euro, Isin IT0005508921, mantieni).
Con le notizie su DeepSeek, il settore dei semiconduttori lascia sul terreno ben il 10,3%. Una parte significativa di questo risultato è da imputare al -15,8% di Nvidia (120,07 Usd, Isin US67066G1040). D’altronde il colosso americano ha finora basato la sua forza sul mercato proprio sullo sviluppo dell’intelligenza artificiale, non stupisce quindi più di tanto che lunedì scorso abbia pagato le notizie dalla Cina con un tonfo, da cui si è ripreso solo in minima parte nei giorni successivi. Tuttavia, i dubbi su questa nuova concorrenza non mancano, il che ci porta, nonostante il calo, a confermare il nostro consiglio su Nvidia: mantieni.
Non tutto il settore tecnologico è stato travolto da DeepSeek. Complici risultati migliori delle attese, all’interno di questo comparto si registrano anche buone performance settimanali. Per esempio, spicca il +6,4% di Meta Platforms (689,18 Usd, Isin US30303M1027). Nel 4° trimestre 2024 la casa madre di Facebook e Instagram ha realizzato una crescita dei ricavi del 21% e dell’utile per azione del 50%. Meta mantiene comunque l’obiettivo di investire fino a 65 miliardi di Usd nel 2025; una somma colossale destinata soprattutto allo sviluppo di servizi di intelligenza artificiale. Resta da vedere se questi investimenti continueranno a generare più vendite di pubblicità digitale; un dubbio legittimo, visto che il management si aspetta un rallentamento dell'attività nel 1° trimestre 2025. Il titolo (in Usd) ha battuto un nuovo record, ma resta, secondo noi, correttamente valutato. Mantieni.
Altro buon bilancio settimanale è il +5,9% di Apple (236 Usd, Isin US0378331005). Nel 1° trimestre 2024/25 i ricavi sono saliti del 4% e l’utile per azione del 10%. Il calo delle vendite di iPhone (-0,8%) è compensato dall’aumento del 15% di quelle di Mac e iPad e soprattutto dalla crescita del 14% nei redditizi servizi. A detta del management, le vendite sono state più solide nei Paesi in cui è stata lanciata Apple Intelligence, la soluzione AI del gruppo, e il suo arrivo in altri Paesi, specialmente in Europa, dovrebbe sostenere la crescita delle vendite, attesa al 4% nel 2° trimestre. Il margine industriale (rapporto tra utili industriali e fatturato), già al 34,5% nel 1° trimestre, dovrebbe seguire la stessa tendenza. Anche se elevati, i prezzi del titolo (in Usd) riflettono, secondo noi, la qualità dei fondamentali del gruppo (redditività e liquidità generate soddisfacenti. Mantieni.
Nel 4° trimestre 2024 LVMH (703,5 euro, Isin FR0000121014), leader mondiale del lusso, ha realizzato una crescita dei ricavi leggermente migliore del previsto (+1% senza cessioni/acquisizioni e effetti di cambio) grazie all’Europa e agli Stati Uniti). L’utile per azione ha perso però il 17,2%, un calo più pronunciato del previsto. La domanda cinese resta, infatti, fiacca e il gruppo non è abbastanza presente nella fascia del lusso più alta, che al momento sembra essere la meno penalizzata. Questo annuncio di un forte calo degli utili nel 4° trimestre 2024 ha deluso il mercato: il bilancio settimanale del titolo è un -4,2%. Nonostante la flessione, tuttavia, l’azione resta, secondo noi, sopravvalutata. Vendi.
@Alessio La doppia tassazione (prima nel Paese di origine, e poi il 26% in Italia) è applicata sui dividendi staccati dalle azioni di società estere. Sulla “plusvalenza”, cioè il guadagno derivante dalla differenza tra il prezzo di vendita e il prezzo di acquisto, paghi invece solo le tasse italiane del 26%.
@Fabrizio Le ultime novità sui dazi imposti dagli Usa avranno sicuramente un impatto significativo sull’economia canadese. Stiamo rivedendo i nostri modelli di valutazione e torneremo a breve a parlarne, non solo sul Canada ma su tutta la nostra strategia di portafoglio: continua a seguirci.
@Tommaso L’importo minimo da investire per beneficiare dello sconto sul bollo è di 10.000 euro per Fundstore e FondiOnline e di 20.000 euro per Online Sim. Per tutti i dettagli, vai alla sezione dedicata ai vantaggi per i soci.
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