Eni: accordo con Petronas

Eni, accordo con Petronas
Eni, accordo con Petronas
Prezzo al momento dell'analisi (18/06/2025): 14,17 euro
Con la nuova operazione annunciata ieri, Eni prosegue l’implementazione del cosiddetto modello “satellitare”, cioè quello che prevede la creazione di società in comune con partner esterni, in modo da ottimizzare l’utilizzo del capitale. Dopo aver utilizzato una formula analoga in Norvegia e in Angola, l’ultimo in ordine di tempo è l’accordo stipulato con Petronas per la creazione di una società a partecipazione congiunta, che gestirà le attività in Indonesia e Malesia. L’obiettivo della nuova società, che sarà gestita come un'entità finanziariamente autosufficiente, è generare sinergie nella parte relativa alle attività, nelle competenze (che saranno condivise) e nella gestione degli aspetti finanziari. Per Eni è un passo avanti significativo, tra l’altro concluso in tempi record dopo l’accordo preliminare firmato a febbraio, ed è diventato ancora più importante nel contesto attuale. Le tensioni geopolitiche e il conseguente impatto sul prezzo di petrolio e gas (te ne abbiamo parlato sul nostro sito in questi giorni) rendono, infatti, ancora più urgenti gli sviluppi in altre aree geografiche che permettano al gruppo di stabilizzare la propria attività sganciandosi almeno parzialmente dalle criticità legate ai conflitti. Tanto più che il potenziale di crescita nell’area oggetto della nuova società è enorme, facendo così pronosticare un effetto positivo sui conti del gruppo. Le nostre previsioni vedono, in effetti, risultati in crescita: dagli 0,79 euro per azione del 2024, l’utile per azione dovrebbe salire a 1,4 e 1,65 euro per azione rispettivamente nel 2025 e nel 2026, e questo dovrebbe consentire anche l’aumento del dividendo a quota 1,05 euro (contro 1 euro di competenza del 2024). Considerate, tuttavia, le grandi incertezze sul settore legate alle crisi geopolitiche, manteniamo la nostra posizione prudenziale sul titolo: ai prezzi attuali è correttamente valutato, limitati a mantenerlo se l’hai già in portafoglio, ma non acquistarlo ora.
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