Il rimbalzo in Borsa delle magnifiche sette

Analisi azioni
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Prezzi aggiornati al momento dell'analisi, il 5 giugno 2025.
Le tensioni sui tassi decennali seguite all’annuncio sui dazi a inizio aprile hanno costretto Trump a dimostrarsi un po' più accomodante sul fronte della guerra commerciale; il che ha abbassato il rischio sui mercati azionari. E il ritorno alla calma ha consentito agli investitori di tornare a investire in titoli azionari con attività ben posizionate, con buone prospettive di crescita (intelligenza artificiale, data center) e moderatamente rischiosi, con l’eccezione di Tesla (284,7 usd, US88160R1014, vendi). Pur appartenendo a un comparto spesso considerato volatile, negli ultimi anni i principali titoli tecnologici hanno messo in luce un loro carattere più “difensivo”.
Senza contare che la maggior parte delle “magnifiche sette”, a partire da Microsoft (467,68 usd, US5949181045, acquista) e Nvidia (139,99 usd, US67066G1040, mantieni), ha pubblicato dei buoni risultati per il primo trimestre del 2025 e annunciato prospettive positive.
Questo recupero continuerà?
Nonostante la ripresa, la valutazione delle “magnifiche sette” resta ragionevole, con l'eccezione, ancora una volta, di Tesla. Riteniamo che Apple (200,63 usd, US0378331005, mantieni) sia, però, un po' troppo cara per consigliartene l'acquisto. Con un prezzo pari a 30 volte gli utili previsti per il 2026, Microsoft è, invece, nella sua media storica, perciò confermiamo il nostro consiglio di acquisto.
Secondo noi per il cloud e l'intelligenza artificiale (AI) le prospettive di crescita restano positive, anche se potrebbero non essere immuni da eventuali vuoti d'aria. Vale quindi la pena seguire l'evoluzione degli investimenti di Amazon (207,91 usd; US0231351067, acquista), Alphabet (168,21 usd; US02079K3059, mantieni), Meta Platforms (684,62 Usd; US30303M1027, mantieni) e Microsoft in questi mercati, senza però dimenticare che la redditività di questi investimenti resta per il momento da dimostrare. Le “magnifiche sette”, ad eccezione di Apple, sono anche meno direttamente esposte ai dazi e alle tensioni con la Cina.
Certo a breve termine, i negoziati commerciali, le dichiarazioni di Trump e i dubbi sulla solidità dell'economia creeranno, con tutta probabilità, altre turbolenze sui mercati azionari, e quindi anche su queste "magnifiche sette", almeno finché l'incertezza rimarrà elevata. I cali di prezzo posso, però, essere sfruttati per posizionarsi, o rafforzare la propria posizione, sui titoli azionari che ti consigliamo all’acquisto, sempre che si accetti il loro livello di rischio.Attendi, stiamo caricando il contenuto