La settimana delle Borse: le Banche centrali tornano protagoniste

settimana delle borse 1610
settimana delle borse 1610
Anche se la questione dazi non ha certo smesso di tenere banco, questa settimana sono tornati sotto i riflettori della ribalta anche altri temi, e in particolare le mosse delle Banche centrali. Da un lato, la Bce che, come da previsioni, ha tagliato di nuovo i tassi: una mossa destinata a spingere l’economia dell’eurozona che, seppur abbastanza soddisfacente nel primo trimestre, rischia di trovare qualche ostacolo in più nel corso dell’anno. Dall’altro lato, la Fed, che si muove in un contesto più complicato che non permette di prevedere un allentamento monetario nell’immediato. La ripresa dei tecnologici (te ne parliamo tra poco) ha, comunque, permesso a Wall Street di portare a casa un +1,5%, quasi paradossalmente meglio del +1,2% (comunque discreto) messo a segno dall’eurozona.
Come già accennato, i tecnologici, con un +4,4% per i semiconduttori, hanno contribuito al bilancio settimanale positivo. Il ritorno di una calma relativa sui mercati ha favorito questi titoli, particolarmente volatili, comprese la maggior parte delle cosiddette “magnifiche sette” ad eccezione di Tesla (295,14 usd, US88160R1014, vendi). Per alcune società, il mood favorevole è spinto anche dai buoni risultati del primo trimestre, come nel caso di Microsoft (470,38 usd, US5949181045, acquista) e Nvidia (141,72 usd, US67066G1040, mantieni). Questo recupero continuerà? Nonostante la ripresa, la valutazione delle “magnifiche sette” resta ragionevole, con l'eccezione, ancora una volta, di Tesla. Riteniamo che Apple (203,92 usd, US0378331005) sia, però, un po' troppo cara per consigliartene l'acquisto: limitati a mantenere. E le altre? Per il cloud e l'intelligenza artificiale (AI) le prospettive di crescita restano positive, anche se potrebbero non essere immuni da eventuali vuoti d'aria. Vale quindi la pena seguire l'evoluzione degli investimenti di Amazon (213,57 usd; US0231351067, acquista), Alphabet (173,68 usd; US02079K3059, mantieni) e Meta Platforms (697,71 Usd; US30303M1027, mantieni), senza però dimenticare che la redditività di questi investimenti resta da dimostrare. Certo, a breve termine, i negoziati commerciali, creeranno, con tutta probabilità, altre turbolenze sui mercati azionari, e quindi anche su queste azioni, almeno finché l'incertezza rimarrà elevata. I cali di prezzo possono, però, essere sfruttati per posizionarsi, o rafforzare la propria posizione, sui titoli azionari che ti consigliamo all’acquisto, sempre che si accetti il loro livello di rischio.
Restando nel settore, anche la belga Melexis (64,5 euro, Isin BE0165385973) sta riguadagnando terreno in Borsa. L'intero settore dei chip per l’industria automobilistica (90% del suo fatturato) ha beneficiato degli annunci dell’americana ON Semiconductor e della francese STMicroelectronics, che hanno notato dei segnali di ripresa della domanda; delle ottime notizie per questo segmento in difficoltà dall'autunno 2023. Nonostante la forte salita , l’azione resta, secondo noi, sottovalutata. Acquista.
Attendi, stiamo caricando il contenuto