La settimana delle Borse: un 30% da scongiurare

settimana Borse Altroconsumo Investi 1615
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Se partiamo dalla fotografia dei mercati emersa la scorsa settimana, il bilancio è a due velocità. Da un lato, la Borsa Usa fa un piccolo passo indietro dopo i massimi raggiunti nei giorni precedenti: l’indice S&P 500 chiude a -0,3%, leggermente meglio il Nasdaq (-0,1%) anche grazie al +3,5% di Nvidia di cui ti parliamo più avanti. Dall’altro lato, invece, l’indice della zona euro ha segnato un ben più consistente +1,8%. Tutto, però, è rimesso in discussione dalle notizie del fine settimana, con l’annuncio dei dazi al 30% per l’Europa che ha portato le Borse del Vecchio continente ad aprire la nuova settimana con il segno meno. Dopo l’apertura negativa, tuttavia, le Borse hanno, almeno in questa prima fase, ridimensionato il rosso, segno che ancora si spera nelle trattative. Resta il fatto, comunque, che i mercati devono ancora una volta affrontare una fase di elevata incertezza e fare i conti con una limitata visibilità sul futuro.
A livello settoriale, oltre al +2,2% del comparto dei semiconduttori, spicca il +1,6% delle società del settore energia, spinte da un prezzo del petrolio risalito da 68,53 a 70,30 dollari (+2,7%).
Mercoledì 9 luglio, il colosso americano dei chip grafici Nvidia (164,92 Usd; Isin US67066G1040) è diventata la prima società a superare i 4 miliardi di dollari di capitalizzazione (numero delle azioni moltiplicato per il loro prezzo), facendo meglio di Apple, che aveva quasi raggiunto questo traguardo simbolico a fine 2024. In base agli ultimi risultati trimestrali di Nvidia, la domanda da parte di giganti del cloud - come Microsoft, Amazon, Meta e Alphabet - rimane forte, perché sono in forte competizione per offrire i migliori modelli di intelligenza artificiale generativa che richiedono chip grafici sempre più sofisticati (mercato dominato da Nvidia). Ma a questi prezzi, conviene ancora prendere il treno in corsa? Sebbene si preveda ancora un forte aumento della crescita del fatturato (50%) nel 2° trimestre del 2025/26, ci aspettiamo che in seguito rallenti a circa il 20%. Anche la concorrenza, attratta dalle buone prospettive di mercato, si sta, infatti, rafforzando, mentre potrebbero rallentare gli investimenti da parte dei principali clienti. In questo contesto, il prezzo del titolo ci sembra troppo elevato per un acquisto, con un rapporto prezzo/utile previsto di 37 nel 2025/26, rispetto a una media di 25 nel settore. Mantieni.
Blackrock, nuova acquisizione
L’americana BlackRock (1101,64 Usd, Isin US09290D1019), il primo gestore al mondo di fondi e Etf, continua a diversificarsi. Ha annunciato, infatti, che acquisirà ElmTree Funds, società attiva nella gestione di fondi nel settore immobiliare commerciale. L’acquisizione è stata apprezzata dal mercato, con il prezzo dell’azione che segna un progresso settimanale dell’1,8%. Anche se vicino ai massimi, il titolo merita ancora, secondo noi, un acquisto.
Autodesk, cambia il consiglio
Secondo l’agenzia di stampa internazionale Bloomberg, Autodesk (280,39 usd; Isin US0527691069) starebbe valutando l'acquisizione del suo concorrente PTC (software di ingegneria, progettazione assistita da computer) valorizzato 25 miliardi di dollari dopo le voci di acquisizione. Questa operazione avrebbe senso a livello strategico, ma non sarebbe, secondo noi, nell'interesse degli azionisti. In effetti, le azioni PTC sono sopravvalutate e questa acquisizione sarebbe di una portata tale da essere potenzialmente problematica per Autodesk, innalzandone il livello di rischio: l’importo da pagare rappresenterebbe quasi il 40% del suo valore di Borsa. Preferiamo quindi essere prudenti, consigliandoti di chiudere la speculazione e vendere il titolo.
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