Sollievo sui mercati

mercati azionari
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Settimana scorsa era iniziata con prudenza, scandita dalle prime pubblicazioni dei risultati aziendali, fino all’annuncio di un accordo commerciale tra Stati Uniti e Giappone che aveva riacceso i riflettori sui dazi tra Stati Uniti e Unione Europea: un accordo con tariffe al 15% è stato infine annunciato proprio ieri sera.
Queste intese fanno sperare in un inizio di chiarimento, restituendo un po’ di visibilità alle imprese per tornare a investire.
Lo Stoxx Europe 50 ha chiuso la scorsa settimana in territorio positivo, a +0,2%. Amsterdam invece è calata dello 0,7%, frenata dal -4,5% di ASML (604,9 euro, NL0010273215, acquistare). Chiusura di settimana positiva anche negli Stati Uniti, con un rialzo dell’1,5% per lo S&P 500 e dell’1% per il Nasdaq.
Tecnologia in altalena
Il comparto tecnologico ha mostrato forti oscillazioni: -4% in Europa e +0,3% negli Stati Uniti, seguendo le dinamiche delle trimestrali.
Nel settore tech, i risultati sono stati deludenti: -14,6% Texas Instruments (184,99 usd, mantieni) e -9,1% IBM (259,72 usd, mantieni); è andata meglio a Alphabet (193,18 usd, mantieni) che la settimana scorsa è salita del +4,4%.
Settore auto tra luci e ombre
Il settore farmaceutico europeo ha segnato un guadagno del +3,1%, mentre quello automobilistico europeo è cresciuto del +6%, favorito dalle aspettative dell’accordo con gli Stati Uniti.
Melexis (66,5 euro) non ha beneficiato di questo rimbalzo: il gruppo, che realizza il 90% delle sue vendite nel settore auto, è stato penalizzato dai risultati e dalle prospettive deludenti della società olandese NXP (ex divisione semiconduttori di Philips, che genera il 59% del fatturato nel settore automobilistico), così come da quelli di STMicroelectronics (-19%). La società pubblicherà i propri risultati il 30/07. Al termine del 1° trimestre, Melexis aveva sottolineato la scarsa visibilità per il resto dell’anno. Confermiamo al momento il consiglio di acquisto del titolo in un’ottica di lungo termine.
Energia e petrolio
Leggera flessione, invece, per il comparto energetico che registra un calo dello 0,2%. Il prezzo del petrolio resta stabile sotto i 70 dollari al barile. Gli investitori hanno accolto positivamente i risultati di Repsol (13,59 euro, mantieni) con il titolo che ha guadagnato il +3,8%, mentre si sono mostrati più cauti con TotalEnergies (51,33 euro, mantieni), da cui si attendevano dati migliori (-3,4%il bilancio settimanale del titolo). Infatti, il debito del gruppo francese è tornato a salire, alimentando dubbi sulla sostenibilità futura dei programmi di riacquisto di azioni proprie.Attendi, stiamo caricando il contenuto