Interpump tiene il passo

La spinta della divisione Acqua compensa la frenata dell’Olio: Ebitda in aumento nel secondo trimestre.
La spinta della divisione Acqua compensa la frenata dell’Olio: Ebitda in aumento nel secondo trimestre.
Interpump (37,24 euro al 6/8) ha chiuso il primo semestre del 2025 con risultati che, pur in un contesto ancora incerto, mostrano segnali di tenuta e, in alcuni casi, di miglioramento.
Partiamo dai ricavi: nel primo semestre sono calati dell’1,7% rispetto allo stesso periodo del 2024. Questo dato, apparentemente modesto, va però contestualizzato: la divisione Olio ha subito un arretramento del 9,8%, a fronte di un forte rimbalzo della divisione Acqua, che è cresciuta del 17,6%. Significativo è anche il fatto che nel secondo trimestre, dopo sei trimestri consecutivi di calo, le vendite siano tornate a crescere (+1%), segnalando una possibile inversione di tendenza.
Sul fronte della redditività, l’utile industriale, prima di spesare la quota parte dei costi pluriennali (Ebitda) è calato dell’1% rispetto all’anno precedente, ma con un valore in percentuale sulle vendite in aumento dal 23% al 23,2%. In particolare, nel secondo trimestre si è registrato un miglioramento evidente: l’Ebitda è salito del 6% rispetto a un anno prima con un valore in percentuale sulle vendite del 23,8%. La divisione Acqua, in particolare, ha trainato la redditività, crescendo del 34% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Al contrario, la divisione Olio ha visto un calo del 9% dell’Ebitda, ma inferiore alla contrazione del fatturato.
Infine, l’utile per azione ha subito una flessione. È passato da 1,209 euro nel primo semestre del 2024 a 1,094 euro nel 2025, segnando un calo del 9,5%.
Morale, nel primo semestre 2025 Interpump ha rispettato le attese: la divisione Idraulica mostra segnali di ripresa, quella Acqua continua a crescere, trainata dalla Cina. Marginalità protetta, contesto incerto. Confermata la strategia di crescita esterna con l’acquisizione di Padoan. Rivedrà le attese a inizio 2026 quando conoscerà l’andamento dell’intero 2025.
Dal canto nostro abbiamo lievemente ritoccato le nostre attese di utile per quest’anno portandole da 2 a 2,2 euro per azione, mentre abbiamo mantenuto inalterate quelle per il 2026 (2,35 euro per azione) e quelle per il 2027 (2,53 euro per azione). I multipli sono in linea col settore, il momentum neutro, il rischio 3/5 e la qualità dei bilanci è media. Confermiamo che puoi mantenere il titolo.
Attendi, stiamo caricando il contenuto