Mediobanca tra numeri solidi e mosse strategiche: il 2025 si gioca su più fronti

Mediobanca risultati
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Mediobanca (19,7 euro; Isin IT0000062957) ha concluso l’esercizio 2024‑25 con risultati economici solidi e una crescita operativa significativa. Parallelamente, si trova oggi ancora al centro di una fase complessa, innescata da un’Offerta pubblica di scambio non concordata promossa da Banca Monte dei Paschi di Siena, finalizzata all’acquisizione del controllo dell’istituto. Mediobanca ha respinto l’offerta, ritenendola priva dei requisiti economici e industriali necessari, e ha avviato un’operazione alternativa con un chiaro obiettivo di rafforzamento strategico.
L’operazione in questione riguarda un’offerta pubblica di scambio sull’intero capitale di Banca Generali, nella quale Mediobanca propone l’impiego della propria partecipazione del 13% nel gruppo assicurativo come componente dello scambio. Il valore complessivo dell’iniziativa è stimato intorno ai 6,3 miliardi di euro. Il progetto mira a consolidare la posizione del Gruppo nel settore del risparmio gestito, rafforzare la propria autonomia strategica e avviare una collaborazione industriale di lungo periodo con il gruppo Generali.
Per consentire una valutazione completa dell’operazione, l’assemblea degli azionisti di Mediobanca, inizialmente convocata per il 16 giugno, è stata posticipata al 25 settembre. Tuttavia, il Consiglio di Amministrazione sta valutando l’ipotesi di anticipare la nuova data al 21 agosto, in considerazione del possibile via libera delle autorità di vigilanza previsto per il 18 agosto e delle decisioni che saranno assunte dal consiglio di amministrazione di Generali il 6 agosto.
Monte dei Paschi, nel frattempo, sta valutando diverse opzioni alternative, tra cui un possibile miglioramento delle condizioni economiche dell’offerta iniziale o interventi per modificare l’attuale assetto di governo societario di Mediobanca. In questo contesto, può contare su un patrimonio di capitale elevato e sul sostegno di azionisti rilevanti, come Delfin e Caltagirone.
Mediobanca, da parte sua, continua a sostenere che il progetto di integrazione con Banca Generali offra una prospettiva di creazione di valore superiore, perfettamente coerente con il piano strategico triennale in corso. Tale piano prevede, tra l’altro, una distribuzione complessiva agli azionisti pari a circa 4 miliardi di euro e un ritorno sul capitale tra i più elevati del settore nel prossimo anno e mezzo.
Il buon esito dell’operazione su Banca Generali è considerato un passaggio cruciale: l’offerta è infatti subordinata all’adesione della maggioranza assoluta del capitale (50% più un’azione) e a un impegno da parte di Generali a non cedere le azioni ricevute per almeno dodici mesi.
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