La settimana delle Borse: Oracle galvanizza i tecnologici

Oracle trascina il settore tecnologico e le Borse.
Oracle trascina il settore tecnologico e le Borse.
In attesa della riunione della Fed, i mercati Usa si sono intonati al bel tempo con l’indice S&P500 che segna un +1,6% e l’indice Nasdaq che raggiunge un più rotondo +2%. La differenza tra i due indici già è un indizio di quello che è stato il tema dominante, i titoli tecnologici (+6,5% il comparto dei semiconduttori). Si fermano, invece, a un modesto +0,4% i titoli del settore gas e petrolio, dopo che l’Agenzia internazionale dell’energia ha evocato il rischio di un mercato petrolifero in eccesso di produzione nei prossimi anni (il che si traduce in una pressione al ribasso del prezzo dell’oro nero). Bene l’eurozona (+1,4%) compresa Parigi (+2%) non impattata dalla notizia del declassamento di Fitch, arrivato nel fine settimana a Borse già chiuse.
Tornando al settore tecnologico, protagonista assoluto della settimana è stato il colosso dei software aziendali Oracle, che ha sorpreso tutti annunciando un portafoglio di ordini record di ben 455 miliardi di dollari alla fine del 1° trimestre 2025/26, in crescita del 359% annuo. Durante il trimestre, il gruppo ha firmato importanti contratti con tre clienti diversi per l’utilizzo della potenza di calcolo dei suoi data center attuali e futuri. Il gigante dell'intelligenza artificiale generativa OpenAI (ChatGPT) avrebbe firmato, da solo, un con-tratto da circa 300 miliardi di dollari in cinque anni, a partire dal 2027. L’annuncio ha fatto balzare il titolo di oltre il 40% in un giorno e, nonostante il ripiegamento nei giorni successivi, del 25% in una settimana. È uno degli accordi più grandi mai siglati nel settore tecnologico, ma proprio per le sue dimensioni non ha mancato di sollevare anche dei dubbi su come OpenAI possa “permettersi” un impegno simile, molto più grande del suo fatturato attuale. Anche per questo non ti consigliamo il titolo Oracle (292,18 Usd, Isin US68389X1054). Nel settore tecnologico puoi, invece, continuare ad acquistare Asml (689,80 Usd, Isin NL0010273215, +4,5% questa settimana), che ha annunciato un investimento da 1,3 miliardi di euro in Mistral AI, l’unicorno francese specializzato in intelligenza artificiale generativa e concorrente diretto di ChatGPT, Perplexity, Gemini… L'investimento garantirà a ASML una partecipazione dell'11% nella società e una connessione privilegiata per aumentare la sua produttività e ottimizzare le sue attività grazie all'intelligenza artificiale.
Calo dello 0,6% settimanale per Snam (5,14 euro, Isin IT0003153415), che potrebbe veder allungarsi i tempi per l’acquisizione di Open Grid Europe, il più grande operatore di trasporto gas in Germania: l’operazione era prevista per settembre, ma sembra che i tempi possano allungarsi per la necessità di ulteriori valutazioni. Per il momento non crediamo che l’operazione possa arrivare a uno stop definitivo, riteniamo più probabile un “semplice” ritardo: prudenzialmente, tuttavia, limitati a mantenere.
MPS e Mediobanca sugli scudi
Dopo il buon andamento dell’offerta di acquisto, di cui ti abbiamo parlato nello scorso numero, il bilancio settimanale è brillante per entrambi i titoli, con un +14,1% per Monte Paschi (8,37 euro, Isin IT0005508921) e un +13,5% per Mediobanca (22 euro, Isin IT0000062957). Sul sito puoi continuare a monitorare le ultime notizie sui due gruppi. Mantieni Mps, se invece hai azioni Mediobanca aderisci all’Opa entro il 22 settembre.
Telefônica brasil lascia la nostra selezione
Come avevamo preannunciato a luglio, da questa settimana Telefônica Brasil (12,47 Usd, isin US87936R2058) lascia la nostra selezione: visto il livello elevato di rischio e la sensibilità al contesto economico brasiliano e alla sua valuta, non vediamo prospettive di interesse. Se ancora detieni il titolo, vendi.
Attendi, stiamo caricando il contenuto