Amplifon: ottimista sul futuro
Il comunicato con cui Amplifon ha annunciato i risultati indica il bicchiere mezzo pieno in un anno in cui fatica a mantenersi al passo col passato.
Il comunicato con cui Amplifon ha annunciato i risultati indica il bicchiere mezzo pieno in un anno in cui fatica a mantenersi al passo col passato.
Nei primi nove mesi del 2025 Amplifon (14,72 euro al 30/10; Isin IT0004056880) ha registrato ricavi per 1,74 miliardi di euro, pressoché stabili (-0,1%) rispetto all’anno precedente, anche se al netto dell’effetto valutario ci sarebbe un piccolo aumento dell’1,8%, risultato che si lega a un miglioramento nel terzo trimestre, nonostante un mercato mondiale dell’udito ancora debole e un confronto difficile con il 2024. L’utile industriale prima di spesare la quota parte dei costi pluriennali (Ebitda) al netto di elementi una tantum è calato del 4,1%, con un margine sceso al 22,7% dal 23,6%, penalizzato da una minore efficienza operativa e dall’espansione della rete diretta Miracle-Ear negli Stati Uniti. Di conseguenza l’utile industriale dopo aver spesato la quota parte dei costi pluriennali (Ebit) è calato del 13%. L’utile netto, sempre al netto di elementi straordinari, è sceso 0,491 euro per azione dai 0,595 del 2024, anche per i maggiori ammortamenti e costi finanziari legati agli investimenti.
Nel terzo trimestre i ricavi sono stati pari a 563 milioni (+2,4% a cambi costanti, -0,7% a cambi correnti), segnando un ritorno alla crescita organica grazie a un buon andamento in Europa, soprattutto in Italia e Spagna, e a una performance superiore al mercato negli Stati Uniti. L’Ebitda è calato del -6,3% e l’Ebit di ben il 17,9%, con un utile netto in calo a 0,088 euro per azione dai 0,117 di un anno fa.
Il piano di efficienza Fit4Growth procede con la chiusura di circa 100 centri e punta a migliorare il margine Ebitda di 1,5-2 punti percentuali entro il 2027. Per l’intero 2025 Amplifon prevede ora ricavi in aumento del 2-2,5% a cambi costanti e una redditività industriale attorno al 23%, con una prospettiva di medio periodo definita “positiva” grazie alla solidità del modello di business e all’attuazione del piano di crescita.
Noi abbassiamo le nostre attese di utile per azione da 0,66 a 0,64 euro nel 2025 e da 0,83 a 0,75 nel 2026 e da 1,03 a 0,94 nel 2027. Il titolo resta correttamente valutato e i consigli sono confermati: mantieni.
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