La settimana delle Borse: tra banche e tecnologia
                    Settimana delle Borse 1627
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Anche se i mercati hanno accolto con una certa freddezza le dichiarazioni della Fed sul fatto che un taglio dei tassi a dicembre non è affatto scontato, la settimana delle Borse Usa si chiude comunque in positivo, con l’indice S&P 500 a +0,7% e il Nasdaq a +2,2%, complice il settore tecnologico (+6% i semiconduttori) dopo la pubblicazione di molti risultati societari. Altro settore in spolvero è quello delle banche europee (+2,1%), che però non basta a salvare il bilancio settimanale delle Borse dell’eurozona, -0,6%.
Con il +8,7% di questa settimana, Nvidia (202,49 Usd; Isin US67066G1040) è la prima società ad aver mai raggiunto un valore di Borsa superiore ai 5.000 miliardi di dollari. L’azienda beneficia innanzitutto delle speranze di distensione tra Stati Uniti e Cina. Ma non solo: la crescita è frutto della serie di accordi con importanti aziende internazionali, che rendono il gruppo sempre più al centro dei progetti collegati con l’AI. I segnali sono positivi, ma il prezzo è tale da non renderlo interessante per un acquisto. Mantieni.
Crolla, invece del 12,2% Meta Platforms (648,35 Usd; Isin US30303M1027). Nel 3° trimestre i ricavi sono aumentati del 26%, ma i costi segnano +32%. Secondo il management, la tendenza al ribasso del margine industriale (40% contro il 43% di un anno fa) continuerà anche il prossimo anno, soprattutto a causa degli ingenti investimenti per recuperare terreno nell'AI; strategia rischiosa che ci invita alla prudenza. Abbassiamo le stime sull’utile per azione a 23,1 Usd per il 2025 e 30,1 Usd per il 2026. Limitati a mantenere.
Unicredit (64,03 euro; Isin IT0005239360; +4,4%) annuncia l’intenzione di riconsiderare la propria collaborazione con Amundi, partner storico nella gestione del risparmio. Il riassetto si inserisce in un movimento più ampio del settore: le grandi banche europee stanno riportando in casa parte delle attività di asset management – la gestione professionale del denaro dei risparmiatori - per migliorare l’efficienza interna e ridurre la dipendenza da operatori esterni. Il piano di riorganizzazione dovrebbe concludersi entro la metà del 2027. Questa strategia è una svolta strutturale verso una banca più autonoma: l’obiettivo è trattenere una quota più ampia delle commissioni e gestire in modo più efficiente la relazione con la clientela. Mantieni.
NON C'È SOLO AMUNDI!
Le notizie su Unicredit (vedi qui sopra) avranno impatti sui clienti? Per ora non sono previsti cambi, ma il nuovo assetto potrebbe riflettersi nel tempo su offerta, costi e modalità di consulenza. È possibile che la clientela veda una revisione della gamma di prodotti di risparmio gestito offerti. Potrebbe essere una occasione per rivedere i propri portafogli e optare magari per prodotti mediamente meno cari, come gli Etf. Ma può essere anche l’occasione giusta per investire in fondi senza “accontentarti” di quelli che ti propone la tua banca: con le piattaforme di fondi puoi accedere a una gamma più diversificata e con commissioni, spesso, più basse. Inoltre, investendo tramite Online Sim, Fundstore o FondiOnline puoi beneficiare dello sconto sul bollo (vedi https://www.altroconsumo.it/investi/vantaggi-per-gli-abbonati/condizioni-esclusive). E non è finita: puoi anche sfruttare la collaborazione tra Banca Ifigest e Altroconsumo per replicare facilmente con pochi click uno dei tre portafogli di Fundstore che si ispirano alle nostre strategie: www.fundstore.it/fs/portafoglio-altroconsumo?colRef=1&conRef=5.
Nel terzo trimestre, Kinepolis (29,75 euro, Isin BE0974274061) ha registrato un calo dell’11,1% dei visitatori rispetto allo stesso periodo del 2024. Anche ricavi e utili sono diminuiti, pur con un incremento della spesa media per spettatore, sostenuta dalle formule premium. Nel complesso dei primi nove mesi, il numero di visitatori è sceso solo del 3,1%, mentre ricavi e utili risultano comunque in crescita. Le prospettive per il quarto trimestre appaiono più favorevoli. Chi possiede già il titolo può mantenerlo.
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