Technoprobe continua a correre
La crescita nei primi nove mesi dell'anno è stata robusta.
La crescita nei primi nove mesi dell'anno è stata robusta.
Technoprobe (10,54 euro l’11/9, Isin IT0005482333) continua a macinare buoni risultati.
Nei primi nove mesi del 2025 i ricavi consolidati sono saliti a 466,6 milioni di euro, con un incremento del 20,6% rispetto allo stesso periodo del 2024. La crescita resta trainata dalla forte domanda legata all’intelligenza artificiale e dal recupero del segmento prodotti per consumatori.
Ancora in difficoltà invece i settori automotive e industriale, penalizzati dalle dinamiche di magazzino, ma compensati dai buoni risultati di DisTech, la divisione acquisita nel 2024 e ormai pienamente integrata.
Il dato più brillante arriva dai margini: l’utile industriale prima di spesare la quota parte dei costi pluriennali (Ebitda) è balzato a 146,1 milioni di euro, in crescita del 53,3%, con una redditività del 31,3%, quasi sette punti in più rispetto all’anno precedente. L’azienda sottolinea l’effetto positivo della leva operativa e delle efficienze derivanti dalla riorganizzazione delle attività statunitensi.
Guardando avanti, Technoprobe prevede per il quarto trimestre ricavi intorno ai 160 milioni e un rapporto tra Ebitda e ricavi del 34,7%, segno che la redditività dovrebbe ulteriormente migliorare. La società conferma che continuerà a investire per rafforzare la capacità produttiva e mantenere la leadership nel testing dei chip, in particolare nel segmento dell’intelligenza artificiale.
In questo contesto non possiamo che confermare le nostre stime di utile: 0,16 euro per azione nel 2025, 0,23 nel 2026 e 0,28 nel 2027. Ora si pone il problema della sua valutazione: con il recente balzo in avanti come multipli siamo un po’ sul caro a fronte, però, di un momentum positivo.
Inquadrata in un contesto geopolitico sfidante, Technoprobe resta, tuttavia, una delle poche realtà italiane capaci di cavalcare la crescita dell’AI a livello globale e l’entusiasmo con cui il mercato ha colto i suoi risultati ci conferma che questo pensiero è stato, almeno finora, largamente condiviso.
Certo, come dimostrano i chiari di luna del settore tecnologico nelle ultime settimane, se hai seguito la nostra idea di scommetterci hai in mano un titolo che decisamente può subire l’incostanza borsistica del settore. Tuttavia, dai conti proposti fin qui ci sembra di capire che la società è ben gestita, si trova bene nella sua nicchia tecnologica e continua a crescere. Inoltre, cosa che ci è sempre piaciuta, è piuttosto attenta a raccontare ogni tre mesi come andrà il semestre successivo, e lo ha fatto fin qui con una buona competenza. Ciò significa che, eventuali notizie negative che possano uscire (se usciranno) dal resoconto del quarto trimestre sarebbero più probabilmente su un cambio di prospettiva che una delusione sui mesi da qui a fine anno. E di prospettive vive il mercato, ma anche dei passi fatti nel tempo pregresso, passi che ci paiono solidi. Per questi motivi, e con i caveat ad essi associati, anche se i multipli sono un po’ alti confermiamo il consiglio mantieni sul titolo.
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