Risultati solidi, ma prospettive incerte per Tenaris
Analisi azioni
Analisi azioni
Prezzo al momento dell’analisi (4/11/2025): 17,36 euro
Consiglio: mantieni
Nel 3° trimestre 2025 Tenaris ha registrato ricavi in calo del 3% rispetto al trimestre precedente, ma in aumento del 2% sul 3° trimestre 2024. L’utile netto è stato di 453 milioni di usd, in diminuzione del 16% rispetto al 2° trimestre e sostanzialmente stabile sull’anno. L’utile industriale è di 753 milioni di usd (+3% trimestre su trimestre), pari a un margine del 25,3%, anche grazie a un guadagno straordinario di 34 milioni legato al rimborso di dazi antidumping negli Stati Uniti.
Le vendite di tubi sono stabili grazie alla domanda in Nord America e a spedizioni anticipate in Medio Oriente, mentre l’attività in Argentina ha sofferto una temporanea flessione. I margini non riflettono ancora del tutto l’aumento dei costi dei nuovi dazi statunitensi sull’acciaio (+50% da giugno).
La posizione finanziaria netta resta solida, a 3,5 miliardi di usd, nonostante il proseguimento del programma di riacquisto azioni proprie (351 milioni nel trimestre).
Il CdA ha approvato il pagamento di un dividendo intermedio di 0,29 usd per azione, che sarà staccato il 24 novembre.
Il mercato petrolifero mostra segnali di indebolimento dei prezzi del greggio a causa dell’aumento delle scorte e della produzione OPEC+, ma l’attività di perforazione resta resiliente. Negli Stati Uniti le importazioni di tubi stanno calando dopo l’inasprimento dei dazi, ma i prezzi non incorporano ancora i maggiori costi. In Argentina, l’esito delle elezioni di metà mandato potrebbe migliorare la fiducia e i finanziamenti per lo sviluppo del giacimento di Vaca Muerta.
Tenaris si aspetta ricavi stabili nel 4° trimestre, ma margini sotto pressione per l’impatto dei dazi sull’acciaio.
Confermiamo la stima di utile netto per azione 2025 a 2 euro, mentre abbassiamo a 2,1 euro quella del 2026 (da 2,3). Il titolo è correttamente valutato.Attendi, stiamo caricando il contenuto