Sudafrica, un Paese in stallo

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Per salvaguardare la rete elettrica ed evitare un blackout nazionale, la società pubblica Eskom è costretta a ricorrere a interruzioni nella distribuzione di corrente che colpiscono tutti i settori di attività e tutte le regioni del Paese. Decenni di malagestione hanno condotto alla situazione attuale: la massima produzione di energia elettrica è di poco superiore al 60% della capacità degli impianti, tra l’altro l'elettricità fornita da Eskom è diminuita del 7% nell'ultimo decennio, mentre la domanda di elettricità è aumentata con il boom demografico e la volontà politica di raccordare ogni casa alla rete elettrica.
Crescita sotto scacco
Con un aumento del PIL (tutta la ricchezza prodotta nel Paese) del 2% nel 2022 la crescita sudafricana è stata solo la metà di quella media, pari al 4%, dei Paesi emergenti e addirittura più bassa quella dei Paesi industrializzati (2,7%). E ciò, nonostante un contesto economico globale ottimale per il Sudafrica: la guerra in Ucraina ha fatto lievitare i prezzi dei minerali e un Paese produttore di materie prime come il Sudafrica ne avrebbe dovuto beneficiare, ma la mancanza di elettricità ha determinato addirittura una contrazione del 7% dell’attività del settore minerario nel 2022. Di conseguenza - al contrario dell'Indonesia, che ha registrato un attivo commerciale (le esportazioni che superano le importazioni) record lo scorso anno - il Sudafrica ha visto deteriorarsi la sua bilancia commerciale e il boom delle materie prime ha indebolito l’economia del Paese, facendo aumentare il prezzo dei beni importati. I conti con l'estero del Paese sono così sprofondati in rosso, tanto che la Banca centrale sudafricana ha dovuto inasprire drasticamente la sua politica monetaria per contenere l’inflazione.
Troppe incertezze sul futuro
Con la crisi economica si è accentuata anche la crisi sociale, già latente in Sudafrica con una disoccupazione strutturale molto elevata. La grande precarietà e l'allargamento delle disuguaglianze incendiano ora le strade e spesso la situazione sfugge di mano alle autorità locali con blocchi stradali, saccheggi e attacchi contro gli stranieri, capri espiatori della crisi.
A questa crisi economica-sociale rischia di aggiungersi nel 2024 anche una crisi politica senza precedenti. Ultra-dominante nel panorama politico dalla fine dell'apartheid nel 1994, alle elezioni del prossimo anno l'ANC (African national Congress), il partito sudafricano di orientamento socialista, potrebbe, per la prima volta, non ottenere la maggioranza assoluta in Parlamento. Per scongiurare quest’eventualità, il governo attuale potrebbe aumentare le agevolazioni fiscali, indebolendo ancor di più i conti pubblici. Tutte queste mosse allontanano gli investitori dal Sudafrica: fai lo stesso anche tu stando alla larga da azioni e obbligazioni di questo Paese.Attendi, stiamo caricando il contenuto