Canada, gli incendi han bruciato anche la sua economia?

Canada
Canada
L'industria del legno è la prima vittima degli incendi boschivi, ma anche il settore minerario ne risente, in particolare la produzione di petrolio nella provincia dell’Alberta, che ha dovuto sospendere alcune attività. In più, il disastro ecologico offusca l'immagine del Canada, che punta sulla sua natura incontaminata e i suoi grandi spazi per promuovere il turismo proveniente dall’estero. Il fumo ha, inoltre, interrotto l'attività economica, le autorità sono state infatti costrette a chiudere le scuole, annullare le manifestazioni e a chiedere ai residenti di rimanere in casa, mentre il traffico aereo è stato interrotto per la scarsa visibilità. Tutto ciò ha frenato i consumi interni. Nel 1° trimestre l'economia canadese è stata molto dinamica con un aumento del PIL (tutta la ricchezza prodotta nel Paese) dello 0,8% rispetto al trimestre precedente e del 3,1% a un anno. La stretta monetaria, con i tassi ufficiali che hanno raggiunto lo scorso 7 giugno il livello più alto dal 2001, pesa sull'attività economica: gli investimenti delle imprese sono in calo e il settore immobiliare è in crisi. L'aumento del costo del denaro finirà per colpire anche le famiglie canadesi che sono molto indebitate: con tassi di interesse sempre più elevati, i canadesi saranno costretti a ridurre i propri consumi per poter onorare i propri debiti. Come se ciò non bastasse, il calo del prezzo del petrolio sta penalizzando le esportazioni, l'altro vettore economico del Paese. Sebbene sia troppo presto per quantificare l'impatto degli incendi sull’attività economica, è certo che sono arrivati in un momento di difficoltà per l’economia canadese.
Grazie alla piena occupazione e ai risparmi accumulati durante la pandemia, i consumi delle famiglie erano in forte aumento, mentre i prezzi elevati del petrolio sostenevano le esportazioni.
Non possiamo escludere un calo dell'attività economica canadese nel 2° trimestre, anche se alcuni analisti prevedono addirittura una recessione entro fine anno.
La Borsa resta interessante
Anche se quest'anno la crescita del PIL sarà debole - intorno all'1% nel migliore scenario possibile - l’economia canadese è resiliente e dovrebbe riprendersi a partire già dal 2024. Approfittando del dinamismo del suo mercato interno e degli stretti legami con gli Stati Uniti - che assorbe 3/4 delle sue esportazioni - l'economia canadese ritroverà rapidamente la sua velocità di crociera e una crescita del PIL di circa il 2%. La sua Borsa è perciò interessante grazie anche all’atteso leggero apprezzamento della sua valuta e merita un posto, pari al 5%, nella nostra strategia sia dinamica, sia equilibrata: puoi acquistare l’Etf Ubs Msci Canada ucits Etf (34,66 euro, LU0446734872). Non è invece il caso di avere obbligazioni in dollari canadesi, che offrono rendimenti troppo bassi.
La Borsa canadese è ben diversificata:
35% settore finanziario,
17% settore energetico,
12% settore industriale,
11% settore dei materiali,
9% settore tecnologico
Attendi, stiamo caricando il contenuto