News

E le azioni sudafricane?

Data di pubblicazione  16 marzo 2018
Tempo di lettura: ##TIME## minuti

condividi questo articolo

In passato ti abbiamo consigliato anche una piccola speculazione sulla Borsa sudafricana: è venuto il momento di chiuderla.

A partire dall’autunno 2014 abbiamo iniziato a suggerire la Borsa sudafricana come una possibilità per fare una scommessa speculativa sul continente nero. In particolare della Piazza di Johannesburg ci piaceva il fatto che fosse la porta d’accesso privilegiata all’intero continente, altrimenti difficilmente raggiungibile da un investitore europeo. Dopotutto le società quotate su questo listino sono spesso attive nei Paesi limitrofi e pertanto dovrebbero in qualche misura beneficiare della loro crescita, senza tuttavia scontare i rischi di un investimento diretto e sfruttando un contesto normativo (quello sudafricano) solido e affidabile.

Successivamente pure i bond in rand sudafricani sono entrati nelle nostre strategie di investimento e sono stati indicati come una soluzione adatta anche al buon padre di famiglia. La base di questo consiglio è stata completamente differente rispetto a quella su cui abbiamo costruito il consiglio relativo alla Borsa. Qui avevamo in mente i rendimenti elevati offerti dai bond e la valutazione interessante del rand in termini di cambio con l’euro.

Settimana scorsa (AF 1261) ti abbiamo, però, suggerito di smettere di investire in bond in rand (passati da acquista a mantieni). Alla base di questo cambiamento di strategia sta il fatto che il rand ha recuperato molto del terreno perso nei momenti più difficili della presidenza Zuma e in nuove modifiche normative allo studio nel Paese che, dando il via libera a espropri di terre senza compensazione, potrebbe far giudicare il Sudafrica come un luogo meno adatto agli investimenti e, pertanto, far fuggire i soldi degli investitori stranieri.

Ora si pone una questione, quindi, che fare con la speculazione sulla Borsa sudafricana? Di base il timore di un peggioramento per il clima degli affari in Sudafrica si potrebbe applicare anche alle azioni, facendo incrementare il livello di rischio generale. C’è anche da dire che gli indicatori di costo di questa Borsa come il rapporto tra prezzo delle azioni e utili che generano e il rapporto tra prezzo delle azioni e valore contabile delle società (sono un po’ il prezzo al chilo delle azioni) negli ultimi tempi sono lievemente saliti. In particolare dall’estate scorsa il rapporto prezzo valore contabile è passato da circa 2,2 a quasi 2,6 e il rapporto prezzo utili è da 18 a 21.

Viste queste considerazioni e visto che, per certi versi, siamo ai massimi, riteniamo che sia più prudente chiudere la speculazione e portare a casa i guadagni. Nel grafico I nostri investimenti in Sudafrica puoi vedere come sono andati i due Etf che ti abbiamo citato in passato. Nel caso dell’Etf iShares msci South Africa (33,135 euro il 15 marzo, Isin IE00B52XQP83) consigliato per la prima volta ad aprile 2017 siamo non distanti dai massimi e dal primo consiglio guadagni di poco meno del 10% lordo in meno di un anno. Per Lyxor South Africa Ftse Jsetop 40 (38,355 euro il 15 marzo, Isin FR0010464446) consigliato dagli ultimi mesi del 2014 la situazione è differente. Siamo senz’altro vicini ai massimi e, se hai avuto l’avventura di acquistare la Borsa di Johannesburg vicino ai minimi del 2016, puoi anche aver guadagnato il 60%. Viceversa se hai seguito il nostro consiglio quando era ai massimi (primavera 2015) potresti essere anche in perdita di circa il 4%.

 

I nostri investimenti in Sudafrica

Borsa sudafricana

Sia iShares Msci South Africa (linea sottile, scala destra) sia South Africa Ftse Jsetop 40 (linea in grassetto, scala sinistra il grafico parte dal primo consiglio di acquisto) sono oggi intorno ai massimi.